un arresto, la Regione reagisce

un arresto, la Regione reagisce
un arresto, la Regione reagisce
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“È inaccettabile che vengano presi di mira questi luoghi essenziali per la Repubblica, dove molti giovani vengono per apprendere, diventare adulti ed emanciparsi”, ha dichiarato giovedì pomeriggio Catherine Staron, vicepresidente della Regione responsabile delle scuole superiori. davanti al liceo Lumière di Lione (8°), dove la mattina stessa si sono verificati episodi di violenza.

Una delegazione della Regione è uscita dall’assemblea plenaria per sostenere il personale dell’istituto, poi quello del liceo professionale Tony-Garnier di Bron, dove contemporaneamente si sono verificati eventi simili.

Questo giovedì, intorno alle 8, una quindicina di giovani riuniti davanti al liceo Lumière hanno dato fuoco ai bidoni della spazzatura e hanno sparato colpi di mortaio contro la facciata. Un professore è stato colpito alla spalla da un colpo di arma da fuoco e la presenza dei facinorosi, per la maggior parte incappucciati, ha causato l’interruzione del traffico tramviario.

Arrestato un minorenne

La polizia è intervenuta in gran numero per disperdere la folla e riportare la calma davanti allo stabilimento. E alle 9:20 ha arrestato un adolescente di 17 anni per colpi di mortaio. Uno scenario identico si è verificato nello stesso momento a Bron, davanti al liceo Tony-Garnier, dove è intervenuta anche la polizia per porre fine alle violenze.

Denunciando “i giovani molto organizzati e incappucciati” e “la violenza che cresce nella società”, Renaud Pfeffer, vicepresidente della Regione responsabile della sicurezza, ha chiesto di “mobilitare tutti gli attori della sicurezza”. Ha insistito anche sulla necessità che “la città di Lione metta delle telecamere davanti al liceo”.

Sanzioni finanziarie

Oltre alle misure di sicurezza, i funzionari eletti della Regione hanno discusso anche delle sanzioni finanziarie contro gli studenti delle scuole superiori coinvolti nelle violenze. “Non possiamo lasciare la situazione così com’è oggi”, denuncia Catherine Staron, ricordando la deliberazione sui diritti e doveri tenutasi lo stesso giorno in assemblea plenaria. Si punta ad eliminare gli aiuti come le borse di studio per merito, il finanziamento delle patenti di guida o addirittura il Pass’Région per i facinorosi. Se l’autore della violenza o dell’inciviltà «è uno studente delle scuole superiori che può beneficiare degli aiuti della Regione, stia tranquillo che non li otterrà! » avverte Renaud Pfeffer.

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