Nestlé ha dovuto distruggere milioni di bottiglie Perrier

Nestlé ha dovuto distruggere milioni di bottiglie Perrier
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Nestlé, colosso agroalimentare, ha annunciato mercoledì 24 aprile di aver distrutto parte della sua produzione di bottiglie d’acqua Perrier, la cui fonte principale si trova nel Gard. Una distruzione che fa seguito alla contaminazione di un pozzo legata alle forti piogge di marzo.

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Diversi lotti di bottiglie Perrier, la cui fonte principale si trova a Gard, sarebbero stati distrutti da Nestlé (illustrazione) © OlegDoroshin / Shutterstock.com

Nuovo scandalo alla Nestlé. Dopo essere stato accusato di trasformare illegalmente le sue acque minerali naturali, il colosso agroalimentare ha annunciato mercoledì 24 aprile di aver distrugge parte della sua produzione di acqua in bottiglia Perrier “per precauzione”, come indicato dall’AFP. Nestlé menziona la distruzione di “diversi lotti di bottiglie” o di “diverse centinaia di pallet”. Secondo France Info e Le Monde si tratterebbe di almeno due milioni di bottiglie.

Tale misura è stata adottata a seguito della osservazione di un deterioramento dell’acqua nel pozzo Vergèze, una delle principali fonti del marchio Perrier situata nel dipartimento del Gard. Peggioramenti causati dalle forti piogge legate al temporale Monica. Ricordiamo che questi ultimi hanno causato danni materiali e umani nel sud-est della Francia verso la metà di marzo.

Nestlé vuole rassicurare i consumatori

Sebbene la multinazionale non conosca l’esatta natura della contaminazione, Nestlé parla di “deviazione microbiologica puntuale”. Secondo un decreto della prefettura del Gard, rivelato da France Info e Le Monde, si tratta di “contaminazione di origine fecale”.

Il colosso alimentare assicura che tutte le bottiglie vendute sul mercato “possono essere consumate in sicurezza”. Ma alcune referenze della marca Perrier saranno disponibili “in quantità minori”. L’esercizio del pozzo è sospeso fino a nuova comunicazione. Inoltre, l’azienda annuncia che il pozzo è soggetto a “sorveglianza rafforzata” e che la sua attività “riprenderà al momento opportuno sotto il controllo delle autorità”.

Lea Garric

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