Una domenica a Saint-Vitte-sur-Briance, l’antico regno delle Banturles

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Saint-Vitte-sur-Briance è un villaggio accogliente. Attraversata dall’Ozier e dal Briance, la città è stata, qualche anno fa, la capitale della “banturlie”. Un regno dove gli abitanti si divertono a perdere tempo… E non viceversa!

Banturler è un’espressione del Limosino che significa divertirsi perdendo tempo. Poeta e cantante, Yves Désautard fu il padre fondatore di un’associazione ormai defunta che, ogni anno, designava il re delle banturles. Maxime Delbrut, sindaco di Sainte-Vitte-sur-Briance, fu il primo monarca. C’è da dire che a Saint-Vitte abbiamo il senso dell’accoglienza.

È l’unico comune del dipartimento a essere posto sotto la protezione di Santos Vitus. Questo personaggio, vissuto nel III secolo, morì martire nel 302, vittima della persecuzione ordinata dall’imperatore Diocleziano.

Non è impossibile che il toponimo derivi da Saint Avit, all’epoca molto più conosciuto. Le popolazioni del Neolitico e del Calcolitico, periodo che segna l’inizio dell’utilizzo del rame, occuparono molto rapidamente questo territorio.
Da Puy-Pelé a Bois-Richard, gli strumenti sono stati riportati alla luce. Sono stati scoperti anche resti gallo-romani.
db09ee31ac.jpgSaint-Vitte ha un’incantevole chiesa neogotica, costruita nel 1873. Ha magnifiche vetrate colorate. Appassionato di storia e di archeologia, Bernard du Chatenet si interessò molto alla campana della cappella di Curzac sulla quale è iscritto: “Jesus Maria Philippe de Meillars 1653”. Fu ritrovato nel 1974, nel sottotetto del presbiterio. Signore e marchese di Brie, Croisille e Poitou, Philippe de Meillars sposò Julie de Salagnac nel 1621. Meillars è un calvinista. Nonostante le pressioni del re Luigi XIII, si rifiutò di ritrattare.d7ee8c6ebf.jpgUn giorno, un fulmine colpisce la torre del castello, sopra la sua stanza. Si convertì al cristianesimo e fu istruito dal vescovo di Limoges. Morì nel 1653 e la sua vedova fece fondere una campana per il castello di Curzac e vi fece incidere l’anniversario della morte del marito.92943cb6a6.jpgAnche la cappella di Pontfeuille ha la sua leggenda. Casimir Duverger e sua moglie Herminie stanno viaggiando in una carrozza trainata da cavalli in questa foresta quando scoppia un temporale. Spaventati, promettono a San Giuseppe di fargli costruire una cappella se fossero arrivati ​​sani e salvi a Pontfeuille.

In questa terra del sorriso, gli animali si dissetano alla fontana delle Bascule, e il forno del pane si scalda. Insomma, banturleremo!809f7f1340.jpg

Il sentiero di montagna di Saint-Vitte

ca54ea946c.jpgSaint-Vitte: 38 minuti da Limoges. Prendere la A20 verso Tolosa poi uscita n.42. Seguire la RD7bis e attraversare Saint-Germain-les-Belles. Girare a destra sulla RD16.
Partenza: il municipio. Lunghezza 11 km (2h45).
1/ Prendere la direzione Saint-Germain-les-Belles tramite la RD31, quindi svoltare a destra sulla strada comunale 101 poco prima di uscire dalla città. Girare ancora a destra sul sentiero poi a sinistra.f76abfb37d.jpg2/ Seguire il sentiero dietro i due grandi alberi, quindi svoltare a destra davanti alla casa in pietra e legno. Scendete verso il Mas. Prendere poi la strada a destra per pochi metri e svoltare a sinistra.
3/ Sulla strada sterrata girare a sinistra, proseguire fino alla strada asfaltata e girare a destra.
4/ Alla fine della strada si prende il sentiero erboso che attraversa il prato sulla destra. Girare a sinistra, attraversare il ponte sul Briance e risalire il sentiero.
21972f7a9d.jpg5/ Al bivio girare a sinistra e scendere verso il fiume. Passa accanto al Moulin Brûlé e al suo serbatoio d’acqua. Alla strada, girare a destra
6/ Prima del bosco seguire il sentiero a destra, lungo Les Ages.a8b9c32807.jpg7/ Prendere la strada, girare a destra, attraversare il ruscello Fournaud, poi girare a sinistra tra la strada e la fattoria. All’incrocio girare a sinistra. Girare due volte a destra prima di arrivare a Peychaud.
8/ Seguire la strada a sinistra poi prendere il sentiero a destra che si addentra nel boschetto. Prima di arrivare a Coussac girare a destra seguendo una siepe.9db99f0fc6.jpgNel bosco si segue il sentiero in pietra che a tratti scende ripido. Prendere la curva a destra per ritrovare la strada. Attraversare nuovamente il ponte e il Briance, quindi salire verso il paese.

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A tavola

Non c’è Non c’è ristorante a Saint-Vitte, ma i tavoli allestiti soprattutto attorno alla fontana, nel centro del paese, sono l’ideale per sedersi e pranzare. Insomma, per scherzare…4c84e66796.jpg

Testi e foto Jean-François Julien

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