Il semaforo diventa verde per la Svizzera 2038

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La luce è verde. La strada è spalancata. Alla fine della scorsa settimana il Consiglio federale ha rimosso l’ultimo ostacolo ad una “ candidatura olimpica definitiva » della Svizzera ai Giochi invernali del 2038. Ha deciso di dargli il suo sostegno formale, basato sul concetto di Giochi sostenibili, decentralizzati e finanziati privatamente.

La Svizzera può quindi tornare a sognare i Giochi invernali, quasi un secolo dopo averli organizzati per l’ultima volta a Saint-Moritz (1928 e 1948). Può crederci senza correre troppo rischio di vedere il suo progetto andare in fumo.

Fare marcia indietro. Nel novembre 2023, il Comitato esecutivo del CIO, riunitosi a Parigi per l’ultima riunione dell’anno, convalida le raccomandazioni della sua commissione per il futuro paese ospitante dei Giochi invernali. Attribuisce le edizioni del 2030 alle Alpi francesi e quella del 2034 a Salt Lake City. Fallisce la Svezia. E, non senza sorpresa, decide di mettere la Svizzera in una nuova posizione: la invita a continuare l’avventura per i Giochi invernali del 2038 nella cosiddetta “fase di dialogo privilegiato».

Il concetto è nuovo. Non mette formalmente la Svizzera nella condizione di ospitare sicuramente l’evento olimpico e paralimpico nel 2038, ma le concede un comodo periodo di tre anni, fino alla fine del 2027, per rivedere il suo progetto e aggiungere le parti mancanti. Il CIO chiede alla Svizzera di restringere la mappa dei siti, in particolare riducendo il numero dei villaggi degli atleti, e di ottenere garanzie formali dalle autorità.

Per il primo di questi due requisiti bisognerà ancora attendere. Il progetto Svizzera 2038 verrà perfezionato. Ma il lavoro richiederà tempo. Per l’altra richiesta, ovvero il sostegno da parte delle autorità pubbliche, la casella è ora selezionata. Il via libera dato venerdì scorso dal Consiglio federale, rilanciato da Swiss Olympic, soddisfa le aspettative del CIO.

Ironia della storia: il sostegno formale delle autorità svizzere è arrivato mentre si attende ancora la garanzia dello Stato francese firmata dal nuovo primo ministro Michel Barnier. Dovrebbe essere inviato a Losanna entro martedì 1 ottobre. Nel novembre 2023, il Comitato esecutivo del CIO ha tuttavia insistito, nel giustificare la sua triplice decisione, sul costante sostegno politico al progetto delle Alpi francesi e, al contrario, sulla sua assenza dal dossier di candidatura per i “Giochi della Svizzera”.

Il commento della ministra dello Sport, Viola Amherd: “ Non vedo l’ora di ospitare i Giochi nel 2038 in Svizzera. L’organizzazione di un simile evento genererà un’influenza positiva per la società e l’economia. Oggi è il primo passo nel percorso verso una domanda. »

Qual è il prossimo passo? Sembra già perfettamente delineato per il progetto Svizzera 2038. Il Comitato olimpico nazionale, Swiss Olympic, spiega che il Consiglio federale “ mette a disposizione il personale specializzato necessario per i corrispondenti gruppi di lavoro dell’associazione “Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Svizzera 2038”.

L’associazione in questione ha già due presidenti: Ruth Wipfli Steinegger, vicepresidente di Swiss Olympic, e l’ex discesista Urs Lehmann, attuale presidente della Federazione svizzera di sci (Swiss-Ski).

Nei prossimi mesi verranno formati diversi gruppi di lavoro per lavorare sui capitoli del dossier da rafforzare o finalizzare, tra cui finanziamenti, mobilità, sicurezza, infrastrutture, siti e patrimonio. In cima alla lista, l’importanza di incrementare i partenariati, per restare quanto più fedeli possibile alla promessa di Giochi invernali finanziati con fondi privati.

Il rischio referendum? In Svizzera non è mai escluso. Ed è ancora molto minaccioso, dato che i “voti” hanno già respinto una lunga lista di candidature olimpiche.

Ma Swiss Olympic ce lo ricorda: le federazioni olimpiche hanno già espresso all’unanimità il loro sostegno al progetto, già nel maggio scorso, così come i Cantoni, un mese dopo. Hanno addirittura confermato formalmente la loro volontà di “ continua la collaborazione ».

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