Classico: l’OCG presenta una stagione lungo l’acqua

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L’Orchestra da Camera di Ginevra, una stagione sull’acqua

Pubblicato oggi alle 15:51

Sarà una stagione 2024-2025 liquida sul piano tematico ma molto solida sul piano dei contenuti che ilOrchestra da Camera di Ginevra. “Gettati in acqua”, ci dicono i programmatori del prossimo esercizio; un’ingiunzione che potremo seguire più volte nel corso dei nove concerti in abbonamento e degli altri numerosi eventi che completano il cartellone. Acqua, ma cosa ci fa questo elemento naturale nelle stanze occupate dall’OCG?

Raffaello Merlino, direttore artistico e musicale del gruppo, vede molteplici ragioni per spiegare la scelta. Ne descrive alcuni, al telefono, tra due treni: “Nel repertorio classico ci sono una moltitudine di occorrenze che fanno riferimento all’acqua. I compositori, come le società dei secoli passati, mantenevano un legame potente con questo elemento che talvolta poteva spaventare, affascinare e intrigare mentre chiamava i marinai a salpare. Questa relazione è un po’ persa in questi giorni. C’è poi un altro motivo per spiegare questo tema: l’acqua è oggi un bene al centro di grandi problemi, legati ai cambiamenti climatici, allo scioglimento dei ghiacciai e alle siccità diffuse. Quindi svolgiamo un piccolo ruolo nell’incoraggiare il pubblico a considerare questi problemi”.

Erik Orsenna e Truls Mørk

Si parlerà di onde e onde fin dall’inizio, con questi brani tratti da “Musica sull’acqua” di Händel che apriranno la stagione il prossimo ottobre. In questa occasione, il pianista jazz – e sempre più fuoristrada – Brad Mehldau si unirà all’orchestra per eseguire le sue “Variazioni su un tema malinconico”. C’è anche l’acqua che disseta e che chiediamo senza ottenerla. Quella evocata nelle “Le sette ultime parole di Cristo sulla croce” di Haydn, che potremo ascoltare a dicembre con i testi pronunciati da Erik Orsenna, e un brano, “Forsaken”, del compositore in residenza, Charlotte Bray.

Il momento clou della stagione? Senza dubbio per Raphaël Merlin, sarà il concerto del 4 marzo 2025, che conterà sulla partecipazione del violoncellista norvegese Truls Mork. “È un progetto entusiasmante perché è stato realizzato con gli studenti dell’ Scuola Superiore di Musica di Ginevra-Neuchâtel, che vengono a rafforzare le nostre fila. Sono certo che il mix tra musicisti professionisti di lungo corso e giovani talenti galvanizzerà tutti e spingerà tutti verso l’emulazione. Questa promettente serata riunisce due grandi brani del repertorio francese del XX secoloe secolo: “Il mare” di Debussy e “Tutto un mondo lontano” di Dutilleux.

Infine, l’OCG presenta un impressionante programma fuori abbonamento, caratterizzato dall’esplorazione di repertori unici in luoghi a volte inaspettati. Una navigazione tonificante.

Rocco Zaccheo è entrato nella redazione della Tribune de Genève nel 2013; si occupa di musica classica e d’opera e si dedica, di volta in volta, a novità letterarie ed eventi culturali disparati. In precedenza, ha lavorato per nove anni presso il quotidiano Le Temps e ha collaborato con RTS La Première. Più informazioni

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