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I violenti combattimenti di martedì hanno contrapposto l’esercito siriano a una coalizione di ribelli guidati da islamici radicali. Questi ultimi, secondo una ONG, stanno cercando di avanzare verso la città strategica di Hama, nella Siria centrale.
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3 dicembre 2024 – 11:49
(Keystone-ATS) La scorsa settimana i ribelli hanno lanciato un’offensiva impressionante che ha permesso loro di conquistare Aleppo, la seconda città della Siria, nel nord, sulla quale le forze del regime hanno perso completamente il controllo per la prima volta dall’inizio della guerra civile nel 2011.
“Violenti scontri si stanno verificando nel nord della provincia di Hama”, mentre “aerei russi e siriani effettuano decine di attacchi” contro le posizioni dei ribelli, ha affermato l’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH).
Questi ultimi sono riusciti a prendere il controllo di diverse città e villaggi nella regione di Hama, ha aggiunto l’ONG con sede nel Regno Unito e che dispone di una vasta rete di fonti in Siria.
Un fotografo dell’AFP ha visto dozzine di carri armati e veicoli militari abbandonati dell’esercito siriano martedì mattina sulla strada che porta a Hama.
L’esercito dice di aver inviato rinforzi
L’esercito siriano ha annunciato di aver inviato rinforzi nella regione, cosa che ha contribuito a rallentare l’avanzata dei ribelli negli ultimi due giorni.
Secondo il ministero della Difesa siriano, lunedì “scontri violenti” hanno contrapposto l’esercito, sostenuto da attacchi aerei siriani e russi, “contro organizzazioni terroristiche nel nord” della provincia di Hama.
Minacciata la “base popolare del regime”.
“Stiamo procedendo verso Hama dopo aver ripulito” le località che conducono lì, ha assicurato all’AFP un combattente ribelle, presentandosi come Aboul Houda Sourani. Hama è una città strategica nella Siria centrale, sulla strada che collega Aleppo alla capitale Damasco.
L’avanzata dei ribelli “minaccia la base popolare del regime”, poiché i dintorni della città sono popolati da alawiti, la comunità da cui proviene il presidente Bashar al-Assad, sottolinea all’AFP Rami Abdel Rahman, direttore dell’OSDH.
Lunedì il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato di essere “allarmato per la recente escalation di violenza” in Siria e ha chiesto una “cessazione immediata delle ostilità”.
