Integrazioni di reddito, benefici post-mandato, alloggio: ecco la remunerazione del primo ministro francese

Integrazioni di reddito, benefici post-mandato, alloggio: ecco la remunerazione del primo ministro francese
Integrazioni di reddito, benefici post-mandato, alloggio: ecco la remunerazione del primo ministro francese
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Con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e l’inizio delle elezioni legislative, la posizione di Primo Ministro di Gabriel Attal è appesa ad un filo. Adesso è in corso la battaglia per sapere se qualcuno verrà a prendere il suo posto accanto al Presidente della Repubblica. Per quanto riguarda il Rally Nazionale, potrebbe venire Giordano Bardella a percorrere a turno i corridoi di Matignon. Sono stati menzionati anche i nomi di Gérard Larcher, presidente del Senato, e François Ruffin, deputato della LFI.

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Ma cosa ci guadagnerebbe questo nuovo Primo Ministro? La retribuzione è infatti sufficiente per attirarne più di uno, anche se nel 2012 François Hollande ha deciso con un decreto di ridurre del 30% il suo stipendio e quello dei membri del suo governo. La loro retribuzione resta indicizzata secondo il punto indice del servizio civile, che è quindi aumentato dell’1,5% dal 1° luglio 2023, come ricorda Sud-Ouest. Si tratta, secondo il decreto, di “1,4 volte la media tra lo stipendio più alto e lo stipendio più basso percepiti dai dipendenti pubblici che occupano impieghi statali classificati nella categoria fuori scala”.

Secondo un calcolo del sito La Capitale, lo stipendio attuale di un ministro raggiungerebbe oggi i 10.647 euro lordi mensili per i 10.115 euro di un segretario di Stato. Il Primo Ministro avrebbe lo stesso reddito del Presidente della Repubblica, ovvero 15.900 euro lordi al mese. A ciò si aggiungono gli integratori di reddito: un’indennità di soggiorno pari al 3% del reddito, un’indennità di funzione pari al 25% del reddito di base complessivo e l’indennità di residenza.

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Sono previste anche la copertura delle spese di rappresentanza “direttamente legate alla propria funzione ministeriale”, come viaggi, ricevimenti ed eventi ufficiali. Il tetto massimo è di 10.000 euro per i segretari di Stato, 120.000 euro per i ministri e sale a 150.000 euro per il primo ministro.

A ciò si aggiungono gli alloggi aziendali. Per i ministri si tratterà di un alloggio di 80 m² se non ci saranno alloggi a Parigi. Per il Primo Ministro si tratta dell’hotel Matignon così come di una seconda casa al castello di Souzy-la-Briche. Infine, ci sono i benefici successivi al rapporto di lavoro. Lo stipendio viene mantenuto per tre mesi dopo la partenza, gli ex primi ministri beneficiano anche di un segretario privato per un massimo di dieci anni o fino al compimento dei 67 anni e di un’auto aziendale con autista e questo senza limiti di tempo. Possono anche richiedere la protezione della polizia per motivi di sicurezza.

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