Donald Trump gode di immunità parziale in quanto ex presidente dalla causa federale per aver tentato di ribaltare illegalmente i risultati delle elezioni del 2020, ha stabilito lunedì mattina la Corte Suprema. Quindi quali sono i prossimi passi per esprimere questo giudizio?
Il procuratore speciale Jack Smith, che sta indagando su questo caso, non aveva ancora reagito pubblicamente alla decisione della più alta corte del paese nel pomeriggio.
Se, tuttavia, decidesse di andare avanti con il procedimento, potrebbe ancora presentare argomentazioni scritte, prove e testimonianze davanti al giudice Tanya Chutkan, che dovrà presiedere il procedimento del processo federale, ha analizzato la CNN.
Tra le altre possibilità, il procuratore speciale Smith potrebbe decidere di ridurre il suo caso per renderlo conforme alla decisione della Corte Suprema, rimuovendo alcune parti da presentare alla giuria o riformulando l’accusa.
Inoltre non avrà altra scelta che ritirare qualsiasi prova che costituisca un atto ufficiale del presidente, poiché è proprio su questo punto che gli viene concessa l’immunità parziale.
Un giudizio quest’anno?
Le decisioni dovrebbero essere prese nei prossimi giorni, soprattutto perché la Corte Suprema ha scelto di rimettere ai tribunali di grado inferiore la questione dell’immunità penale di Donald Trump in qualità di ex presidente. Dovranno poi stabilire se gli atti di cui è accusato sono ufficiali oppure no.
Secondo i media americani, questo meccanismo di rinvio può richiedere fino a un mese.
Sarebbe quindi improbabile che il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del 2024 finisse in tribunale quest’anno a causa di altri ricorsi che potrebbero sospendere il caso, ha sostenuto la CNN.
