“La disastrosa situazione della Siria richiede soluzioni politiche affinché i suoi problemi siano risolti in modo duraturo”, ha dichiarato il vice inviato speciale dell’ONU per la Siria, Najat Rochdi, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.
In questo contesto ha riferito dei diversi incidenti accaduti negli ultimi mesi e dell’aumento degli attacchi da parte del gruppo terroristico ISIL nella Siria centrale e settentrionale.
Il funzionario delle Nazioni Unite ha stimato che le sfide che la Siria deve affrontare non potrebbero essere “risolte in modo sostenibile senza un processo politico significativo facilitato dalle Nazioni Unite per attuare la risoluzione 2254 (del Consiglio di sicurezza) che realizzi le legittime aspirazioni del popolo siriano e ripristini la sovranità , unità, indipendenza e integrità territoriale della Siria.
Per quanto riguarda la crisi umanitaria nel paese, Najat Rochdi ha affermato che le condizioni rimangono in “forte deterioramento”, aggiungendo che i siriani hanno bisogno di accesso illimitato agli aiuti umanitari in tutte le sue forme, anche oltre i confini e in prima linea.
Ha inoltre osservato che, secondo i rapporti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), nell’ultimo anno sono stati sfollati 174.000 siriani. Questi rapporti menzionano inoltre che 7,2 milioni di civili in Siria sono sfollati interni insieme a 6,4 milioni di rifugiati.
“Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per trovare una soluzione duratura”, ha insistito, invitando ad affrontare i problemi che “ostacolano il ritorno sicuro, dignitoso e volontario dei rifugiati”.
