Sigaretta in scena: il Quebec vuole impugnare la sentenza della Corte Superiore

Sigaretta in scena: il Quebec vuole impugnare la sentenza della Corte Superiore
Sigaretta in scena: il Quebec vuole impugnare la sentenza della Corte Superiore
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Il governo del Quebec vuole ricorrere in appello contro la decisione emessa il mese scorso dalla Corte Superiore, che autorizza il fumo sul palco nel contesto di uno spettacolo teatrale.

La richiesta di autorizzazione al ricorso è stata inviata venerdì mattina ai teatri Premier Acte, La Bordée e Trident, tutti con sede in Quebec. L’informazione è stata confermata a Radio-Canada dalle tre organizzazioni.

Questa è purtroppo la notizia confermata questa mattina, ha indicato Marc-Antoine Malo, condirettore generale e direttore amministrativo di Trident. La notizia ovviamente ha causato un’onda d’urto. Il signor Malo ha testimoniato in particolare di unanime sgomento della comunità culturale di fronte [une] una tale aberrazione.

Una protesta condivisa al Premier Acte. Corte Suprema, è certo che siamo delusi e sorpresi da questa ostinazione nel voler portare avanti il ​​caso”,”testo”:”Considerato il contenuto della sentenza della Corte Superiore, è certo che siamo delusi e sorpresi da questa ostinazione nel voler portare avanti il ​​caso”,”testo”:”Considerato il contenuto della sentenza della Corte Superiore, è certo che siamo delusi e sorpresi da questa ostinazione nel voler portare avanti il ​​caso”,”testo”: voler perseguire il file”}}”>Considerato il contenuto della sentenza della Corte Superiore, siamo certamente delusi e sorpresi da questa ostinazione nel voler portare avanti il ​​caso.ha reagito brevemente Marc Gourdeau, direttore generale e artistico della sede emittente.

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Il direttore generale e artistico di Premier Acte, Marc Gourdeau. (Foto d’archivio)

Foto: Radio-Canada

Il signor Gourdeau è rimasto particolarmente deluso per l’intera comunità artistica, che aveva manifestato una sensazione di sollievo quasi unanime il mese scorso, quando il giudice Jean-François Émond si è pronunciato a favore delle sale.

Il Ministero della Sanità e dei Servizi Sociali (MSSS) ha confermato la notizia venerdì sera.Il procuratore generale del Quebec ha presentato ricorso contro la sentenza emessa il 29 maggio. […] Per rispetto del processo legale, non commenteremo ulteriormenteè stato indicato.

Lunga saga

Questa saga legale si basa su eventi accaduti tra il 2017 e il 2019.

I teatri Trident, La Bordée e Premier Acte furono a loro volta multati per aver permesso ad un attore di fumare una sigaretta alla salvia sul palco. In tutti e tre i casi, una denuncia da parte del pubblico ha innescato un processo di ispezione dell’azienda MSSS durante gli spettacoli.

Ogni teatro ha successivamente ricevuto una multa per aver violato la legge antifumo.

Contestando queste multe e le loro fondazioni in nome della libertà artistica, i teatri sono stati licenziati nel 2021 dal giudice del processo Yannick Couture. Questi ultimi ritenevano che fumare sul palco non costituisse un gesto espressivo e non trasmettesse alcun messaggio. Ha poi invitato i creatori a utilizzare oggetti artificiali o a fingere.

Per evitare un precedente i teatri ricorrono in Corte d’Appello. Non hanno fatto ricorso contro le sanzioni, ma contro la costituzionalità di alcuni elementi della legge sulla lotta al tabacco che, secondo loro, violano la libertà di espressione e la libertà artistica.

Sentenza ribaltata

Il giudice Jean-François Émond si è pronunciato a favore delle sale su tutta la linea nella sua decisione emessa il mese scorso, ponendo la libertà di espressione al centro delle priorità della società.

Violazioni del diritto alla libertà di espressione artistica in tutti [ses] Le forme sono preoccupanti, vista l’importanza che la nostra società attribuisce loro. Gli attacchi a questa libertà, diretti o indiretti, non possono essere visti alla leggera, anche di fronte alle preoccupazioni per la salute pubblica.ha concluso il giudice.

Naturalmente, i pericoli associati al consumo di tabacco richiedono misure forti. Vale il divieto di fumare nei luoghi pubblici. Ma nel contesto particolare di uno spettacolo teatrale, questo divieto non soddisfa gli obiettivi in ​​modo razionale.Ha aggiunto.

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Fumare sul palco costituisce un gesto protetto dalla libertà di espressione, ha stabilito il giudice Jean-François Émond.

Foto: Teatro La Bordée

Il giudice Émond ha raccomandato l’uso di avvertimenti per il pubblico se le sigarette venivano fumate sul palco.

Chi sceglie di parteciparvi, molti dei quali probabilmente non fumatori, è in grado di comprendere l’aspetto artistico del gesto e, soprattutto, i rischi legati a questo gesto di espressione artistica. Questa scelta non è diversa da quella fatta da una persona che accetta di far visita ad un amico che fuma in sua presenza in un luogo privatoha espresso il magistrato.

Articoli invalidati

La sentenza della Corte Superiore del Quebec ha inoltre modificato la legge antifumo.

Il giudice Émond ha invalidato il divieto di fumare nei luoghi culturali o artistici. Il Ministero della Salute non potrebbe quindi più invocarlo per rilasciare dichiarazioni di reato in futuro.

La sentenza ha inoltre definito cosa sia un prodotto del tabacco. Nella sua precedente domanda, era assimilato al tabacco qualsiasi prodotto che non contenga tabacco e destinato ad essere fumato. Anche questo articolo del regolamento che disciplina l’applicazione della legge sulla lotta contro il tabacco è stato invalidato. Le sigarette fumate sul palco durante la lite non contenevano tabacco, bensì salvia.

Il magistrato ha dato tempo al governo per rivedere la sua legge. Ne ha infatti sospesi gli invalidamenti per un periodo di un anno, in attesa che il legislatore adegui i suoi testi prevedere eccezioni, limiti o altre condizioni applicabili al campo delle arti.

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