“Era uno di noi.” Nella Corea del Sud, il suicidio di un robot dipendente pubblico è oggetto di molte domande. Sembra che si sia gettato da una scala giovedì 20 giugno nel tardo pomeriggio. L’androide funzionava da quasi un annodalle 9:00 alle 18:00, presso il municipio di Gumi.
Aiutava i dipendenti comunali a inviare documenti amministrativi e consegnava anche la posta. Aveva anche la tessera del servizio civile. Ma questo giovedì, 20 giugno, il robot si è comportato in modo strano. Stava girando su se stesso in cima ad una scala. E poi ha rinunciato.
Il blocco di metallo si frantumò una decina di gradini più in basso. È stato trovato inerte dai testimoniinterrogato dagli investigatori. Il Comune ha aperto un’indagine per fare luce su questa storia. Parti del robot sono state inviate al produttore californiano per l’analisi.
La stampa locale si è occupata dell’argomento. “Il lavoro era troppo duro per lui?” titolava diversi giornali coreani. Il comune di Gumi, che ha speso circa 1.300 euro al mese per questo robot, non ha intenzione di sostituirlo per il momento.
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