Nepal: “Piccolo Buddha”, guru condannato per violenza sessuale

Nepal: “Piccolo Buddha”, guru condannato per violenza sessuale
Nepal: “Piccolo Buddha”, guru condannato per violenza sessuale
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Un guru nepalese, considerato dai suoi seguaci una reincarnazione del Buddha, è stato giudicato colpevole di violenza sessuale su bambini, ha detto un portavoce del sistema giudiziario nepalese. Ram Bahadur Bomjan, soprannominato “piccolo Buddha”, raggiunse la notorietà da adolescente, tanto che i suoi discepoli gli attribuirono la capacità di meditare per mesi immobile, senza acqua, cibo e sonno.

È stato a lungo accusato di aver aggredito fisicamente e sessualmente i fedeli. “Lunedì il tribunale distrettuale ha dichiarato Bomjan colpevole di violenza sessuale su bambini”, ha detto Sikindar Kaapar, portavoce del tribunale della città di Sarlahi, nel sud del Nepal. La sentenza dovrebbe essere emessa il mese prossimo. Il guru 33enne era da diversi anni in fuga dalle autorità. È stato arrestato a gennaio vicino alla capitale Kathmandu.

Secondo la polizia, durante il suo arresto è stata scoperta una somma di 30 milioni di rupie nepalesi (più di 200’000 franchi svizzeri) in contanti, oltre a valute estere.

Nel 2010 sono state presentate dozzine di denunce di violenza contro di lui. Ha spiegato di aver picchiato le vittime perché interferivano con la sua meditazione. Una suora di 18 anni lo ha accusato nel 2018 di averla violentata in un monastero. L’anno successivo, la polizia ha aperto un’altra indagine dopo che le famiglie avevano denunciato la scomparsa di quattro dei suoi seguaci. L’indagine fino ad oggi non ha prodotto alcun risultato, ha detto mercoledì un funzionario della polizia criminale, Dinesh Acharya.

Prima di vivere nascosto, Ram Bahadur Bomjan riusciva a radunare decine di migliaia di persone per partecipare alle sue cosiddette meditazioni miracolose nella giungla.

All’età di sedici anni, durante la sua scomparsa durata nove mesi in una zona selvaggia del Nepal orientale, i monaci buddisti tenevano veglie 24 ore su 24 per pregare per il suo ritorno sano e salvo.

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