Francia | I separatisti della Nuova Caledonia saranno presto incarcerati

Francia | I separatisti della Nuova Caledonia saranno presto incarcerati
Francia | I separatisti della Nuova Caledonia saranno presto incarcerati
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(Nouméa) Diversi attivisti indipendentisti caledoniani, tra cui Christian Tein, il leader del movimento sospettato dalle autorità francesi di aver orchestrato la recente rivolta contro la riforma elettorale, saranno messi in custodia cautelare nella Francia metropolitana (territorio europeo della Francia), hanno annunciato sabato i loro avvocati che si sono detti “sbalorditi”.


Pubblicato ieri alle 12:16

Sabine COLPART

Agenzia media francese

Queste decisioni sono state prese da un giudice delle libertà e della detenzione (JLD), chiamato a pronunciarsi sulla sorte delle 11 persone arrestate mercoledì, tra cui il signor Tein, considerato il leader dell’Unità di coordinamento dell’azione sul campo (CCAT).

Il procuratore Yves Dupas ha confermato all’AFP “incarichi nella Francia metropolitana”, senza ulteriori dettagli in seguito a queste comparizioni a porte chiuse davanti alla JLD a Nouméa, capitale dell’arcipelago francese nel Pacifico del Sud.

Le accuse non sono state specificate. L’indagine riguarda in particolare atti di associazione per delinquere, furti a mano armata da parte di banda organizzata, complicità mediante istigazione all’omicidio o tentato omicidio di soggetti che ricoprono pubblici poteri.

Il signor Tein deve essere imprigionato a Mulhouse (Francia orientale) secondo il suo avvocato, il signor.e Pierre Ortent, che ha espresso il suo “stupore”.

Un’altra imputata, Brenda Wanabo, responsabile delle comunicazioni del CCAT, dovrà essere detenuta a Digione (Centro-Est), secondo il suo avvocato, M.e Thomas Gruet, che si è detto “estremamente scioccato”.

Madre di tre figli, il più piccolo dei quali ha 4 anni, questa attivista “che non ha mai invocato la violenza”, sarà separata dalla sua famiglia ed è “devastata”, ha sottolineato.

Quanto a Frédérique Muliava, capo di gabinetto del presidente del Congresso della Nuova Caledonia Roch Wamytan, dovrebbe essere incarcerata a Riom (centro), secondo il suo avvocato, M.e Christelle Affoué, che denuncia “una decisione assolutamente scioccante”.

“Se si trattasse di renderli martiri della causa indipendentista, non lo faremmo diversamente”, ha commentato M.e Stéphane Bonomo, avvocato di un altro imputato, Gilles Joredie.

Queste decisioni arrivano sei settimane dopo l’inizio delle violenze che sconvolgono il territorio francese, le più gravi da quelle degli anni ’80.

Alimentate dal voto su un disegno di legge costituzionale volto ad espandere l’elettorato caledoniano per le elezioni provinciali previste per la fine del 2024, queste rivolte hanno provocato nove morti, tra cui due gendarmi, centinaia di feriti e ingenti danni, per un costo stimato in 1,5 miliardi di euro, secondo all’ultimo rapporto.

Il disegno di legge che ha dato fuoco alle polveri è stato “sospeso” il 12 giugno dal presidente francese Emmanuel Macron, in seguito allo scioglimento dell’Assemblea nazionale.

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