Giovedì 13 giugno la Borsa di Mosca ha sospeso le transazioni in dollari ed euro. Questa è la conseguenza immediata della serie di sanzioni adottate dagli Stati Uniti alla vigilia del G7, per soffocare l’economia di guerra russa. Gli Stati Uniti hanno minacciato di tagliare l’accesso al dollaro a chiunque transiti alla Borsa di Mosca, accusata di consentire il finanziamento del complesso militare-industriale russo da parte di capitali stranieri.
“A causa dell’introduzione di misure restrittive da parte degli Stati Uniti nei confronti del Gruppo della Borsa di Mosca, le transazioni di borsa e il regolamento degli strumenti consegnabili in dollari statunitensi ed euro sono sospesi”, ha affermato la Banca Centrale della Federazione Russa. Ora gli scambi devono avvenire allo sportello, come già avviene per circa il 60% delle transazioni.
“Immaginate una città medievale in cui il mercato centrale fosse chiuso. Ci sarebbero sempre agricoltori che vorrebbero vendere cibo e abitanti dei villaggi che vorrebbero comprarlo. Basterebbe incontrarsi in certi angoli della città, spiegato a Financial Times Janis Kluge, ricercatrice presso l’Istituto tedesco per gli affari internazionali e di sicurezza. Questo è ciò che accadrà in Russia. »
Tagliare Mosca fuori dalla Cina
Secondo Bloomberg, la questione è se e come le transazioni in yuan, la valuta cinese, che ora rappresenta più della metà degli scambi di valuta estera della Russia, potrebbero essere influenzate. È probabile che le banche cinesi abbandonino gradualmente la loro cooperazione con la stanza di compensazione nazionale russa sotto la pressione degli Stati Uniti. Questo è il nocciolo della questione. Queste sanzioni mirano soprattutto a isolare Mosca dalla Cina, accusata di facilitare lo sforzo bellico di Vladimir Putin.
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“Siamo particolarmente preoccupati per l’entità delle esportazioni di beni a duplice uso [civil et militaire] dalla Cina. La Russia continua a utilizzare reti di evasione e elusione delle sanzioni per procurarsi componenti come la microelettronica, che utilizza per fabbricare armi. Le importazioni dalla Cina colmano le lacune critiche nella difesa russa per produrre armi e rafforzare la sua base militare-industriale »accusa, in un comunicato stampa pubblicato mercoledì, il Dipartimento di Stato (il Dipartimento americano degli Affari Esteri), che dettaglia anche le sanzioni adottate contro sette entità cinesi sospettate di rifornire i bisogni militari russi.
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