Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) è preoccupato per la situazione.
Dal marzo 2022 la centrale nucleare di Zaporizhia è al centro della guerra in Ucraina. La sicurezza della più grande centrale nucleare d’Europa, posta dall’ottobre 2022 sotto il controllo della società russa Rosenergoatom (una filiale di Rosatom), preoccupa la comunità internazionale. La produzione di energia elettrica nello stabilimento è stata interrotta l’11 settembre 2022.
“La situazione alla centrale nucleare di Zaporizhia rimane precaria”ha affermato lunedì il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) durante una riunione del consiglio di amministrazione dell’organizzazione.
“I sette pilastri della sicurezza nucleare sono stati totalmente o parzialmente compromessi”avverte Rafael Grossi. “All’inizio di aprile, la centrale nucleare di Zaporizhia ha subito un attacco diretto per la prima volta in quasi un anno e mezzo”.
“Situazione grave”
“Gli attacchi e le frequenti interruzioni delle linee elettriche all’esterno del sito a causa delle ostilità creano una situazione grave, che ho descritto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 25 aprile durante il mio settimo briefing”sottolinea.
Il 28 maggio ha incontrato il capo della Rosatom, Alexei Likhachev, a Kaliningrad per discutere dei fattori che minacciano la sicurezza nucleare. In particolare, hanno discusso della vulnerabilità delle linee elettriche situate all’esterno dell’impianto, della necessità di un approvvigionamento idrico affidabile per garantire il raffreddamento del reattore, nonché della situazione della manutenzione del personale e delle attrezzature.
L’AIEA continua a monitorare, valutare e comunicare l’impatto della guerra in Ucraina sulla sicurezza e la protezione degli impianti nucleari ucraini, assicura Grossi.
