Colombia: l’esplorazione del galeone San José, un tesoro sottomarino da 20 miliardi di dollari, al centro di un conflitto internazionale

Colombia: l’esplorazione del galeone San José, un tesoro sottomarino da 20 miliardi di dollari, al centro di un conflitto internazionale
Colombia: l’esplorazione del galeone San José, un tesoro sottomarino da 20 miliardi di dollari, al centro di un conflitto internazionale
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Il governo colombiano ha lanciato giovedì una spedizione subacquea per esplorare il galeone spagnolo San José.

Il tesoro del relitto è stimato a 20 miliardi di dollari.

Una compagnia americana di salvataggio marittimo rivendica la responsabilità della scoperta, mentre la Spagna rivendica la sovranità sul relitto.

La sua scoperta, nel 2015, scosse il mondo dell’archeologia. Il governo colombiano ha poi annunciato il ritrovamento del galeone San José nelle acque al largo della città portuale di Cartagena. Il nome appropriato “Il Santo Graal dei naufragi” conteneva migliaia di monete d’oro tra le sue ricchezze sepolte.

Giovedì scorso le autorità colombiane hanno lanciato un’importante spedizione subacquea per esplorare in dettaglio questi tesori. La San José affondò l’8 giugno 1708 con quasi 600 persone a bordo, durante una battaglia con navi britanniche durante la Guerra di successione spagnola. Si stima che la ricchezza sepolta ammonti a 20 miliardi di dollari.

“Zona archeologica protetta”

La prima tappa della spedizione si concentrerà sulla fotografia della nave utilizzando sensori remoti.”non intrusivo“, ha indicato l’Istituto Colombiano di Antropologia e Storia (ICANH), che in precedenza aveva dichiarato il sito del ritrovamento “zona archeologica protetta” nazionale per “preservare il suo valore scientifico e archeologico”.

Si prevede che i risultati di questa ricerca apriranno la strada a ulteriori esplorazioni, compreso il recupero di manufatti e tesori archeologici dal relitto.

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Lo sostengono due Paesi e un’azienda americana

Problema: questo bottino senza precedenti è, da nove anni, al centro di una controversia di dimensione internazionale. La Colombia infatti afferma di aver aggiornato il San Jose per la prima volta nel 2015 con l’aiuto di scienziati internazionali. Questa versione dei fatti è però contestata da una società di salvataggio marittimo con sede negli Stati Uniti, la Sea Search-Armada (SSA), che sostiene di aver scoperto il relitto all’inizio degli anni ’80.

La SSA è impegnata in una battaglia legale con il governo colombiano davanti alla Corte Permanente di Arbitrato, un’organizzazione intergovernativa. La compagnia americana rivendica la metà del valore stimato del tesoro del relitto, circa 10 miliardi di dollari.

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Ma anche un altro paese rivendica i propri diritti sul famoso relitto. La Spagna rivendicò la sovranità sulla nave, sostenendo che aveva navigato sotto la sua bandiera più di 300 anni fa. Nel 2019, il governo spagnolo ha ribadito la sua posizione chiamando San Jose a “nave di stato”pur considerando le sue spoglie come un “tomba subacquea” con l’obiettivo di prevenire qualsiasi futuro sfruttamento commerciale.


Axel GIUGNO

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