Il primo ministro francese Gabriel Attal ha parlato di “366 atti antisemiti” registrati nel Paese nel primo trimestre del 2024 (archivio).
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Lunedì il governo francese ha annunciato “un aumento del 300%” degli atti antisemiti in Francia nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Si parla di “un’impennata”.
“Nessuno può negare questa ondata di antisemitismo”, ha dichiarato il capo del governo, Gabriel Attal, in un discorso alla 38esima cena del Crif (Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia) a Parigi.
“Nessuno può negare il fatto che si stima che gli ebrei francesi rappresentino l’1% della popolazione francese, ma che più del 60% degli atti antireligiosi sono atti antisemiti”, ha aggiunto. Ha menzionato i “366 episodi di antisemitismo” registrati in Francia nel primo trimestre del 2024.
Di fronte a questo aumento, “nessun atto dovrebbe rimanere impunito, nessun antisemita dovrebbe avere la tranquillità”, ha affermato il Primo Ministro, promettendo di “dimostrare una fermezza esemplare in ogni atto”.
Deplorando che nel diritto francese non sia possibile conoscere con precisione il numero e le condanne per atti commessi a causa della religione, ha annunciato di aver chiesto al ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, “di trovare i mezzi per realizzare un censimento di questi casi e di queste condanne in tutta la Francia.
“L’islamismo è un grave pericolo per la nostra Repubblica e uno degli aspetti più pericolosi e distruttivi dell’antisemitismo”, ha inoltre affermato, promettendo di “affrontare frontalmente l’islamismo e il separatismo”.
/ATS
