Pubblicato il 28/04/2024 20:48
Durata del video: 4 minuti
In Ucraina, una squadra della 20 Ore si è recata a Kharkiv, bersaglio di attacchi russi sempre più consistenti. Il presidente Zelenskyj teme un’offensiva più ampia contro la seconda città più grande del Paese.
Avvisi da 10 a 15 volte al giorno. Da un mese Kharkiv praticamente non conosce più il silenzio. La seconda città ucraina, situata a 30 chilometri dalla Russia, è ancora una volta nel mirino di Mosca. Questa settimana è stata presa di mira l’antenna televisiva. Alla fine di marzo è stata colpita la centrale elettrica n. 5, che forniva il 50% dell’elettricità. Cinque missili hanno fatto a pezzi una compagnia energetica. Dato che le macchine risalgono all’era sovietica, i tecnici ucraini non hanno più pezzi di ricambio e stanno facendo del loro meglio per garantire il riscaldamento il prossimo inverno.
Nuova allerta, un missile è stato localizzato nel cielo sopra Kharkiv. Le équipe di France Télévisions seguono il regista verso il rifugio sotterraneo. Per i dipendenti la routine è estenuante. Il missile si è schiantato su un villaggio vicino, ferendo due persone. Un altro rumore inquietante sono i generatori, giorno e notte. Rimangono solo 1 milione di abitanti, rispetto ai 3 milioni di prima della guerra.
Di fronte all’intensificarsi degli attacchi russi, l’esercito ucraino ha schierato i denti del drago a 5 km dal confine per impedire l’incursione dei mezzi corazzati nemici. Un po’ più avanti, la rete di trincee continua ad allargarsi. Su più linee la città consolidò la sua difesa.