quali sono i deputati del campo presidenziale pronti a votare la mozione di censura? : Notizia

quali sono i deputati del campo presidenziale pronti a votare la mozione di censura? : Notizia
quali sono i deputati del campo presidenziale pronti a votare la mozione di censura? : Notizia
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Diversi deputati del campo presidenziale minacciano di votare la mozione di censura contro il governo Barnier dopo le dichiarazioni di Bruno Retailleau sullo Stato di diritto e l’aumento delle tasse previsto dal nuovo primo ministro. Ventisette manifestanti hanno firmato un messaggio La Tribuna Domenica.

Il campo presidenziale sta per esplodere? Mentre Michel Barnier dovrà presentare martedì 1° ottobre all’Assemblea nazionale la sua dichiarazione di politica generale, alcuni eletti minacciano di votare la mozione di censura dell’opposizione. In totale, 27 deputati etichettati Insieme per la Repubblica sono stati raffreddati dall’aumento delle tasse previsto da Michel Barnier. Hanno manifestato la loro protesta in un testo pubblicato nel La Tribuna Domenica.

Aurore Bergé, Marie Lebec, Sylvain Maillard tra i firmatari

Tra questi, nomi di spicco, come l’ex ministro della Solidarietà Aurore Bergé, l’ex ministro incaricato dei Rapporti con il Parlamento Marie Lebec, il deputato Yvelines Karl Olivier, Sylvain Maillard, eletto nella 1a circoscrizione elettorale di Parigi, Constance Le Grip, deputata Hauts-de-Seine, o anche Brigitte Klinkert, eletta nell’Alto Reno. “Troppe tasse uccidono le tasse”proclamano i parlamentari, che temono a “sgravi fiscali”. Gérald Darmanin è stato uno dei primi a opporsi a qualsiasi aumento delle tasse.

Parlamentari determinati

Le dichiarazioni rilasciate alla stampa nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, hanno scosso anche le fila dell’ex maggioranza. Sacha Houlié, ex deputato della sinistra di Renaissance, si è indignato per le dichiarazioni di Bruno Retailleau sullo Stato di diritto. Il ministro ha rifiutato di qualificarsi “sacro” nelle colonne JDD: “Dire che lo Stato di diritto non è intangibile significa ridimensionare la separazione dei poteri, l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge […] senza ulteriore risposta da parte dell’esecutivo, questa politica da sola giustifica la censura del governo”.ha scritto su X lunedì. L’ex primo ministro Élisabeth Borne e la presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet hanno deplorato la posizione di Bruno Retailleau. L’inquilino di Beauvau ha chiarito il suo pensiero in un comunicato stampa diffuso in mattinata.

Deputata del Maine-et-Loire, l’ex socialista Stella Dupont è imparentata con il partito presidenziale. Da parte sua, l’eletta esita: “Sono molto preoccupato e temo, vista la composizione e la linea di questo governo, di essere costretto a censurare”ha confidato Pubblicazione.

Proteste che si aggiungono alle condizioni poste da Laurent Wauquiez, a nome dei deputati della DR, al suo appoggio al Primo Ministro questo martedì mattina su RTL. La pressione attorno a Michel Barnier è al culmine e la sua tabella di marcia potrebbe includere numerosi aggiornamenti questo martedì pomeriggio.

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