CSono ormai trascorsi sei mesi da quando la galleria Muscari, precedentemente situata in 4 rue Bordenave-d’Abère a Pau, si è trasferita in 2 place de la Libération. Una vera piccola rivoluzione per il suo proprietario, Adrien Terret, che ora dispone di più di 500 m² per esporre le opere d’arte del suo catalogo.
Incontrato venerdì 10 gennaio, il gallerista ha restituito la storia di questo luogo storico legato all’editoria letteraria e alla presenza secolare della libreria Marrimpouey, ma non solo: “Sono molto felice di partecipare alla valorizzazione di questo edificio importante per la città di Pau. Ospitava in particolare “Le Mémorial des Pyrénées”, un quotidiano cattolico attivo tra il 1830 e il 1920 a Pau e il cui redattore capo era nientemeno che Patrice O’Quin, sindaco di Pau dal 1860 al 1865.
Spazio traforato
Interrogati sui principali lavori realizzati, questi ultimi non nascondono la loro portata: “Il grosso del lavoro è stato quello di aprire lo spazio allargando le aperture, per unire le vecchie finestre con gli aeratori preesistenti. Successivamente sono stati effettuati importanti lavori per rimodellare l’edificio in stile settecentesco, in particolare a livello del soffitto con il rinnovamento delle volte d’epoca che sostengono la terrazza sul tetto. »
Oggi lo spazio espositivo può sembrare ancora “in costruzione” ad alcuni visitatori disinformati. Un pregiudizio che il suo proprietario assume: “Ho fatto le cose di mio gusto mantenendo le pareti un po’ nel loro succo, installando binari in placo grezzo usati come cornici per presentare le opere. Sebbene possa sorprendere alcuni, è qualcosa che si trova spesso negli spazi espositivi di New York o Parigi e che si sposa bene con l’arte contemporanea. »
Pluralismo presupposto
Da Muscari tutto è in vendita: mobili, design, quadri, ceramiche, sculture… Un catalogo vario e in perfetta sintonia con i gusti del suo proprietario. “Ho iniziato a 19 anni con piccoli mercatini delle pulci per poi passare alla pittura con le cosiddette opere di secondo mercato”, ricorda. E, poco a poco, mi sono evoluto verso nomi più noti come Viala, Picasso e Soulage”.
Opere che l’appassionato riesuma dai collezionisti, ma che non devono mascherare un presunto pluralismo. “Al di là di questi grandi nomi, cerco anche di avere un po’ tutti i prezzi”, assicura, con oggetti accessibili anche a tutti, come questo tavolino degli anni ’70 a 300 euro che rimane relativamente abbordabile. Mi piacciono gli oggetti non solo per il loro prezzo, ma perché mi piacciono”.
Attualmente la Galleria Muscari presenta, oltre alla collezione permanente, un’importante mostra del pittore Jean Capdeville. Dovrebbero seguire due mostre. Una prima assoluta su Georges Noël, grande pittore astratto, una delle sue opere si trova nelle collezioni del Museo di Pau.
Una seconda metterà in evidenza artisti locali come Amandine Antunes e la sua tecnica di stucco in marmo, Fabienne Percheron nella fotografia e Yvan Rodriguez, designer e grafico di Svelt.