Il thriller “The Hunt” è disponibile su Netflix Francia dopo aver creato polemiche negli Stati Uniti al momento della sua uscita. Lo stesso Donald Trump ha criticato il film, denunciando “Hollywood di sinistra e razzista”.
La caccia: la caccia è aperta
La caccia uscito nelle sale francesi nel giugno 2020 racconta la storia di dodici sconosciuti che si svegliano in una radura, disorientati, con l'unica certezza di essere diventati bersaglio di una caccia all'uomo. Organizzata da un gruppo di élite autoproclamate ricche, questa caccia contrappone persone “privilegiate” a cittadini comuni in una lotta per la sopravvivenza. Man mano che la storia procede, il film precipita in un caos sanguinoso in cui le prede cercano di superare in astuzia i loro cacciatori.
Portato da un cast solido compreso Betty Gilpin nel ruolo principale, così come Hilary Swankil film si distingue per i suoi colpi di scena e per la sua aspra critica alle divisioni sociali e politiche. Lungi dall'essere un semplice film horror, La caccia utilizza elementi satirici per dipingere un ritratto esagerato ma rivelatore dei conflitti ideologici e dei pregiudizi che si oppongono alle classi sociali e ai campi politici. Betty Gilpin brilla come un'eroina inaspettata, la cui intelligenza e tenacia destabilizzano le élite benpensanti.
Un film controverso criticato da Donald Trump
Ancor prima della sua prima uscita negli Stati Uniti prevista per settembre 2019, La caccia è stata al centro di un esplosivo dibattito nazionale. Negli Stati Uniti, il trailer e la sinossi hanno rapidamente suscitato proteste, in particolare tra i conservatori e alcuni media. Il film è stato visto come un'allegoria incendiaria Divisioni politiche americanecaricaturando uno scontro tra “progressisti elitari” e “americani rurali conservatori”.
La controversia ha assunto proporzioni senza precedenti quando ha attirato l’attenzione dell’ex presidente Donald Trump. Senza menzionarlo esplicitamente La cacciaTrump ha pubblicato un messaggio feroce su Twitter, accusando Hollywood di produrre film che dividono il Paese. Ha definito i creatori del film “davvero razzisti” e li ha accusati di “ferire l'America”. Queste affermazioni hanno immediatamente suscitato interesse La caccia sotto i riflettori, ma non per le giuste ragioni. Ha dichiarato:
La Hollywood di sinistra è razzista al massimo grado (…) Il film mira a generare il caos. Creano la propria violenza e cercano di incolpare gli altri. Sono loro i veri razzisti, sono loro che fanno male al nostro Paese!
A questa controversia si aggiunse una tragedia nazionale : Durante l’estate del 2019, gli Stati Uniti sono stati colpiti da diverse sparatorie di massa, tra cui a El Paso e Dayton. Questi tragici eventi spinsero la Universal Pictures a cancellare temporaneamente l'uscita del film, ritenendo che il contesto non fosse adatto alla sua uscita. La caccia ha visto finalmente la luce nel marzo 2020, ma in un clima ancora teso, dove il pubblico era diviso sul suo messaggio e sulle sue intenzioni.
Nonostante le accuse, i creatori del film, incluso lo sceneggiatore Damon Lindelof (Perduto, Gli avanzi), lo ha affermato La caccia non è stata un’esaltazione della violenza o un attacco politico da parte di una parte particolare. Al contrario, il film voleva essere una critica agli estremi ideologici di entrambe le parti, denunciando sia i pregiudizi dell'élite progressista che la caricatura dei conservatori rurali. Questo intento satirico fu apprezzato da alcuni critici, ma non bastò a spegnere il fuoco delle polemiche.