“L’uomo che morì”: divertente thriller a forma di fungo magico

“L’uomo che morì”: divertente thriller a forma di fungo magico
“L’uomo che morì”: divertente thriller a forma di fungo magico
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Jaakko, un affascinante imprenditore finlandese, è appena tornato da un viaggio d’affari in Giappone, dove si è recato per esaltare i pregi dei suoi funghi. Perché sì, la passione di Jaakko è il matsutake, chiamato anche Royal Agaric, che i giapponesi amano per il suo sapore dolce e il gusto di mandorla.

Sentendosi un po’ stordito, Jaakko va dal suo medico che, dopo l’analisi, gli dice che sta morendo. E la sua malattia non sarà lunga e dolorosa, no, dato che gli restano, nella migliore delle ipotesi, poche settimane di vita. Un tempo che Jaakko utilizzerà per cercare di scoprire chi, nel suo entourage, lo sta lentamente avvelenando da mesi. Un’indagine complicata perché ci sono così tanti potenziali sospettati. Tra la moglie che lo tradisce con il fattorino, i suoi dipendenti e i nuovi concorrenti pronti a tutto, Jaakko, sempre più soggetto a vertigini e allucinazioni, comincia a sospettare quasi tutti.

Surreale e poetico

Questa è senza dubbio una delle serie più rinfrescanti che abbiamo avuto l’opportunità di vedere da molto tempo. Perché da una trama sottile come un carpaccio di porcini, lo sceneggiatore Brendan Foley (L’enigma, Freddo coraggio), che qui adatta il romanzo di Antti Tuomainen, riesce a tenerci con il fiato sospeso e a farci ridere per sei episodi, senza mai stancarsi.

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Ovviamente bisogna essere un po’ clienti dello stravagante mondo di un Kaurismäki per assaporare tutte le sfumature del folle L’uomo che è morto e imbarcarsi con Samuli Valkama, il regista, nel suo delirio fungino. Ma moltiplicando i colpi di scena, alternando scene surreali e altre piene di poesia, Valkama ci prende per mano e per la punta del cuore. La musica della lingua – sì, bisogna vedere la serie in versione originale con i sottotitoli -, i colori schietti delle ambientazioni, le personalità al limite della caricatura dei diversi protagonisti sono tutti tocchi che rendono questo universo follemente accattivante.

Ossessionato dalla ricerca della verità – “Chi mi ha ucciso?”, non smette mai di chiedersi se Jaakko sia vivo e vegeto, anche quando sporge denuncia alla polizia: l’improbabile eroe di questa serie che viene dal freddo si avventura, a poco a poco e apparentemente nulla, sulla strada delle domande esistenziali. Poiché ogni mattina potrebbe essere l’ultima, inizia ad assaporare come mai prima le piccole cose che compongono la sua vita quotidiana e la sua felicità è stranamente comunicativa.

L’uomo che è morto Thriller divertente Serie creata da Brendan Foley, basato sul libroe Antti Tuomainen. Eseguito di Samuli Valkama Con Jussi Vatanen, Eiji Mihara, Sara Soulié, Saara Kotkaniemi,… Sii su richiesta 6×46 minuti

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