La Colombia protegge il sito marino dove giace il tesoro del leggendario galeone spagnolo | TV5MONDE

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La Colombia protegge il sito marino dove giace il tesoro del leggendario galeone spagnolo | TV5MONDE
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Il governo colombiano ha dichiarato zona archeologica protetta il luogo dove giace il galeone spagnolo San José, affondato più di tre secoli fa nel Mar dei Caraibi con le sue stive piene di oro e pietre preziose dal valore stimato “inestimabile”.

“È la prima volta che viene dichiarata una zona del patrimonio archeologico sommerso a una profondità così profonda (600 m, ndr), un fatto storico in America Latina”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Juan David Correa, presentando mercoledì il progetto prima tappa “non invasiva” di una spedizione scientifica sul relitto.

La nave, una delle più grandi dell’armata spagnola, fu affondata dalla flotta britannica durante la notte del 7 giugno 1708 vicino alle Isole del Rosario, al largo di Cartagena de Indias, nella Colombia nordoccidentale. Trasportava oro, argento e pietre preziose dalle colonie spagnole in America alla corte del re Filippo V.

L’attuale missione, realizzata dai Ministeri della Difesa e della Cultura, dalla Marina Militare e dall’Istituto Colombiano di Antropologia e Storia (Icanh), con l’aiuto di un robot in grado di scendere a tali profondità, dovrà valutare il relitto scoperto nel 2015. L’esercito ha rivelato immagini inedite nel 2022 dopo quattro campagne di osservazione.

Questa dichiarazione di zona archeologica “garantisce la protezione del patrimonio attraverso la sua conservazione a lungo termine e lo sviluppo di attività di ricerca, conservazione e valorizzazione”, ha dichiarato il Ministero della Cultura in un comunicato stampa.

La posizione esatta del San José, tuttavia, è tenuta segreta, per proteggerla dai pirati e da altri malvagi cacciatori di tesori, ed è considerata una delle più grandi scoperte archeologiche della storia.

Ma da quando è stato localizzato, il galeone è stato oggetto di controversie a causa dell’elevato valore degli oggetti a bordo, stimato in diversi miliardi di dollari.

La Spagna ne rivendicò la proprietà sulla base di una convenzione dell’UNESCO di cui la Colombia non ha aderito, e gli indigeni boliviani affermarono che le ricchezze della nave erano state portate via dalla loro terra.

Il governo del presidente colombiano Gustavo Petro vuole, utilizzando esclusivamente le risorse del Paese, recuperare il relitto e garantire che il suo prezioso carico rimanga nel Paese per contribuire alla scienza e alla cultura.

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