Le nuove confidenze del principe Harry sulla scomparsa di Lady Di

“Da bambino è facile convincersi che la persona morta vorrebbe che tu rimanessi triste il più a lungo possibile, per dimostrarle che ti manca.” Queste parole sono quelle del principe Harry. Ambasciatore dal 2017 di Scotty’s Little Soldiers, un ente di beneficenza che sostiene le famiglie dei militari in lutto, il Duca di Sussex ha recentemente parlato con la vedova di un soldato ucciso in Afghanistan. Uno scambio durante il quale è tornato brevemente al suo dolore per la scomparsa di Lady Diana, quando aveva 12 anni.

Quali emozioni provi quando muore una persona cara? Come dare questa notizia ai vostri figli? Come gestire il dopo? Sono questi i temi discussi dal principe Harry e da Nikki Scott, fondatrice dell’associazione britannica, in una lunga intervista pubblicata su YouTube. Tante le situazioni che purtroppo il marito di Meghan Markle ha dovuto affrontare dopo l’incidente stradale che costò la vita a sua madre, il 31 agosto 1997, sotto il ponte dell’Alma a Parigi.

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“Celebrare la vita delle persone scomparse”

E mentre Nikki Scott parlava della necessità «per coloro che restano» di celebrare la vita dei dispersi, il duca di Sussex non nascondeva che, nel suo caso, questo passaggio era stato complicato. “È la cosa più difficile, soprattutto per i bambini”, ha esordito. E ha aggiunto: “Dicono a se stessi: “Non ne voglio parlare perché mi renderà triste”. Appena capiscono che parlandone celebrano la vita, allora le cose diventano più semplici», ha spiegato, prima di ringraziare calorosamente la sua interlocutrice per la sua azione benefica nei confronti dei bambini in lutto.