Tre giorni colorati di soul, afro-trap, rock, rap ed elettronica al festival Zik Zac di Aix-en-Provence

Tre giorni colorati di soul, afro-trap, rock, rap ed elettronica al festival Zik Zac di Aix-en-Provence
Tre giorni colorati di soul, afro-trap, rock, rap ed elettronica al festival Zik Zac di Aix-en-Provence
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“Festa, tutti insieme, con buona musica proveniente da altrove, tutto gratis.” È con queste semplici parole che Jean-Michel Lasserre, fondatore e presidente dell’associazione organizzatrice La Fonderie, riassume spontaneamente la filosofia di Zik Zac.

Nonostante l’attuale momento sfavorevole, tra inflazione, riduzione dei sussidi comunitari (che forniscono l’80% del budget) negli ultimi anni e un clima politico poco incentrato sulla celebrazione dell’ibridazione e della diversità culturale, Zik Zac persiste e firma questa settimana con la sua 27a edizione.

Creato nel 1998, quando tutta la Francia cantava per la vittoria di una squadra di calcio “black-blanc-beur”, l’attuale festival di musica mondiale del Jas de Bouffan non intende lasciarsi ingannare: “Teniamo molto alla gratuità del servizio, perché permette un altro rapporto non commerciale con le persone.. E poi questo ci permette di progettare la programmazione senza la pressione di essere soggetti al ticketing, precisa Jean-Michel Lasserre, l’unico impiegato della Fonderia tutto l’anno a sostenere il festival. Scegliendo di vivere in un quartiere operaio, difendiamo l’accesso alla cultura per tutti e cerchiamo di far conoscere gruppi provenienti da tutto il mondo che le persone non necessariamente conoscono..”

Musica dall’Uganda, dall’Algeria, dalla Siria…

Giovedì 4, venerdì 5 e sabato 6 luglio, Zik Zac ci porterà a incontrare artisti e suoni provenienti dall’Australia, dall’Uganda, dall’Inghilterra, dal Libano, dalla Siria, dalla Francia, dall’Algeria, dalla Germania o anche dalla Nigeria… Tra rock, rap, blues, afro-trap, dance floor tropicale ed electro tribale, la programmazione promette di far emergere tutti i colori del verde anfiteatro.

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