Festival internazionale del jazz di Montreal | Groover con Norah Jones

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Aspettiamo da molto tempo che Norah Jones offra un concerto che corrisponda a ciò che sentiamo pulsare nei suoi migliori dischi. Alla fine è successo: martedì sera ha lasciato la sua zona di comfort e ha quasi fatto vibrare la stanza di Wilfrid-Pelletier.


Pubblicato ieri alle 23:34



Il piccolo miracolo è avvenuto poco prima della metà del concerto. Confinata fino a quel momento sul suo pianoforte bianco, Norah Jones si è alzata per prendere posto dietro un pianoforte Wurlitzer che i suoi tecnici avevano appena posizionato al centro del palco. Stando dietro lo strumento, si lanciò Sono sveglioun sogno ad occhi aperti dal groove giocoso tratto da Visioniil suo record più sorprendente della sua carriera e il migliore da molto tempo.

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Norah Jones è già stata vista in piedi al centro del palco. Mai però l’avevamo vista abbandonarsi così alle ondulazioni della musica, lasciandosi assorbire dal suo corpo e mostrandosi finalmente abitata dalle sue canzoni. Non si è trattato solo di una visione svanita in fretta: il cantante ha continuato, sempre con i Wurlitzer, Voglio solo ballareuna canzone durante la quale una palla da discoteca illuminava la colorata scenografia del palco.

Non avremmo mai pensato di scrivere che sul palco di un concerto di Norah Jones ci fosse una palla da discoteca. Poiché non ci aspettavamo il cambiamento pieno di sentimento, retrò e groovy compiuto Visioniil suo album uscito a marzo e creato con Leon Michels (Sharon Jones & The Dap-Kings, Els Michels Affair).

Lo spirito di libertà – per non dire liberazione – che abbiamo sentito in questo disco è stato completamente trasportato sul palco. Il che è un’ottima cosa.

Nel corso degli anni abbiamo visto molte Norah Jones limitarsi alla comodità della panca del suo pianoforte e offrire concerti così sommessi da diventare un po’ noiosi. Era bellissimo, spesso rasentava la perfezione, ma spesso era troppo liscio per commuovere le viscere. Temevamo che sarebbe successa la stessa cosa martedì, quando, esaminando la disposizione degli strumenti, abbiamo notato che al centro del palco non c’era alcun microfono su un’asta.

Norah Jones ha quindi iniziato il concerto dietro un pianoforte, un attimo dopo che un tecnico di scena aveva posizionato una tazza vicino al suo strumento. Abbiamo pensato innanzitutto all’acqua calda con miele e limone, un decotto che fa bene alla gola. Un attimo dopo ci siamo chiesti se non si trattasse piuttosto di una bevanda ultracaffeinata come la Red Bull: c’era già qualcosa di più crudo, quasi nervoso, sia nel canto del musicista che nel suo suonare il pianoforte.

Supportata da due coriste e musicisti (una delle quali era, se non sbaglio, Sasha Dobson), la cantante da 50 milioni di album venduti ha spinto e modulato la sua voce come mai prima d’ora, rendendo le sue interpretazioni accattivanti. Il suo modo di suonare il pianoforte non si è perso negli svolazzi e ha mantenuto l’autenticità del blues, ben supportato dal bassista Josh Lattanzi e dall’eccezionale Brian Blade alla batteria, fresco e creativo, come sempre.

Norah Jones non ha avuto nessuno da conquistare martedì durante il primo dei suoi due concerti al Montreal International Jazz Festival: la sala, ovviamente completamente piena, l’ha rallegrata prima ancora che pronunciasse una sola nota. La folla ha espresso ad alta voce la propria felicità per tutta la serata, soprattutto durante vecchie canzoni come Albapreso da Sentirsi come a casae Vieni via con mela canzone che dà il titolo al suo primo album, che 20 anni fa fu un successo tanto grande quanto improbabile e polvere.

La cosa più bella di tutto questo è che il pubblico l’ha seguita con gli occhi chiusi nei suoi desideri per oggi.

Poiché Norah Jones non solo si è scatenata durante due canzoni al Wurlitzer, ma ha trascorso quasi tutta la seconda parte del suo concerto al centro del palco, con la chitarra elettrica in spalla, per eseguire nuovi brani (due terzi del suo ultimo disco). e vecchie canzoni (Piccoli cuori spezzati, in particolare). Ha anche eseguito un assolo Regina del marevale a dire !

Non alziamo troppo le aspettative: Norah Jones non si è trasformata né in una vera rocker né in una vera cantante soul. Tuttavia si è scatenata come non mai e, anche se rimane poco loquace, il suo piacere è stato comunicativo. Non avevamo mai battuto i piedi così tanto o ballato sui nostri posti in uno dei suoi concerti. Quando il groove c’è, non mente!

Norah Jones si esibirà di nuovo davanti a un pubblico tutto esaurito questo mercoledì a Place des Arts.

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