Cannes 2024: “Norah”, le speranze frustrate di una donna saudita

Cannes 2024: “Norah”, le speranze frustrate di una donna saudita
Cannes 2024: “Norah”, le speranze frustrate di una donna saudita
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Da Bilancia (2019) di Shahad Ameen e Wadjda (2012) di Haifaa Al Mansour, due registi, il cinema saudita era scomparso dagli schermi. Non c’è da stupirsi in un paese ultraconservatore in cui i cinema sono stati vietati dal 1983 al 2018.

“Sappiamo che i concerti dei cantanti e il cinema sono fonte di depravazione” e costituirà “un appello alla diversità tra i sessi”, ha denunciato, nel 2017, il Gran Mufti dell’Arabia Saudita Abdel Aziz Al Sheikh. Ciò significa che la presenza nella selezione ufficiale, nella sezione Un certain aware, di Saraprimo film del regista saudita Tawfik Alzaidi, non poteva non attirare la nostra attenzione.

Un film delicato e umano

Sara si svolge nel 1996, epoca in cui ogni espressione artistica era vietata. Norah (Maria Bahrawi, nel suo ruolo da protagonista), è una giovane ragazza che langue in uno di questi remoti villaggi governati dalle implacabili leggi beduine, un misto di tradizione conservatrice e wahhabismo.

“Le persone nelle riviste vivono diversamente”, sospira mentre sfoglia i giornali all’arrivo di Nader (Yagoub Alfarhan), un nuovo insegnante. Non è una storia d’amore, ma uno spiraglio di speranza attraverso un ritratto disegnato che Norah chiede a Nader.

Sappiamo che, per alcuni fanatici, la riproduzione delle forme umane è proibita dall’Islam. Seguono scene di posa, nella bottega del droghiere complice. L’insegnante, un’artista con la museruola, si nasconde dietro i banchi, lei in niqab, lasciando visibili solo gli occhi. Con piccoli tocchi, Tawfik Alzaidi svela questa ricerca di libertà così difficile da raggiungere.

In questo spazio deserto e roccioso riesce a trasmettere questa sensazione di reclusione e questo desiderio di emancipazione. È infatti difficile sfuggire alle grinfie della comunità patriarcale. C’è solo un dominio incontrollabile, quello dell’immaginazione. Un film delicato e umano.

Norah, di Tawfik Alzaidi, Arabia Saudita, 1:34

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