Montreux Jazz: il fenomeno Raye mette in ginocchio l’anima

Montreux Jazz: il fenomeno Raye mette in ginocchio l’anima
Montreux Jazz: il fenomeno Raye mette in ginocchio l’anima
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Marzo 2024. Ancora sconosciuto qualche mese prima, Raye ha vinto, tra la sorpresa di tutti, sei premi ai Brit Awards (l’equivalente dei Victoires de la Musique nel Regno Unito), tra cui Artista e Canzone dell’anno, per “Escapism .”

Un disco che ha lasciato indietro delle belle persone: Adele, i Blur o Harry Styles, scusate! “L’artista che ero tre anni fa non crederebbe a quello che vede oggi”, ha dichiarato emozionata la cantante 26enne durante la cerimonia che l’ha consacrata regina del pop.

E per una buona ragione: un musicista rimasto a lungo all’ombra di un impressionante seguito di “artisti di serie A” (John Legend, Charli XCX, Beyoncé, ecc.), l’inglese di origine ghanese e svizzera (queste tre bandiere sono tatuato sul braccio) ha subito un rifiuto dopo l’altro quando voleva registrare un primo album da solista. Rassicurata, Rachel Keen, il suo vero nome, ha poi deciso di buttare tutta la vicenda sui social network. “Ho fatto tutto quello che mi hanno chiesto”, ha twittato nel giugno 2021. “Ho cambiato genere musicale, ho lavorato sette giorni su sette, sono stanca di essere una bella pop star. Voglio fare il mio album adesso, per favore.”

Licenziata immediatamente dalla sua casa discografica, Raye ha iniziato la sua carriera da zero, componendo in modo indipendente “My 21st Century Blues”: il suo primo album grezzo che bilancia soul, pop, jazz e suoni urbani. Ed è nella sua musica che la londinese catalizza la sua frustrazione contro l’industria musicale e la mascolinità tossica. Il resto lo sappiamo: le hit “Flip a Switch” ed “Escapism” hanno mandato nel panico i banconi di TikTok, i Brit Awards gli hanno assegnato la corona e i palcoscenici più grandi del mondo lo hanno corteggiato. Tra tutti quelli in Svizzera, ha scelto Montreux.

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