Covid-19: una nuova ondata estiva a causa della variante “Flirt”?

Covid-19: una nuova ondata estiva a causa della variante “Flirt”?
Covid-19: una nuova ondata estiva a causa della variante “Flirt”?
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Il Covid-19 continua a circolare in Francia sotto l’effetto di diverse varianti, tra cui un ceppo del virus soprannominato “Flirt”, che si sta diffondendo in tutta Europa.

Nel suo ultimo bollettino epidemiologico, la Sanità Pubblica francese conferma che tutti gli indicatori epidemiologici sono in aumento.

Certamente moderata per il momento, questa ripresa suscita tuttavia una certa indifferenza, secondo le conclusioni di un sondaggio Ipsos pubblicato giovedì.

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Covid-19: convivere con il virus

Verso una nuova recrudescenza dell’epidemia di Covid-19 in Francia quest’estate? Il rischio è presente, secondo l’evoluzione degli indicatori epidemiologici, in aumento, già poche settimane prima delle Olimpiadi e dopo un lungo periodo di scarsa attività. Per il periodo dal 17 al 23 giugno, “tutti gli indicatori sono in aumento, ma a livelli inferiori a quelli delle ultime due ondate”sottolinea l’ultimo bollettino settimanale della Sanità Pubblica francese, pubblicato mercoledì 26 giugno, evocando una “impatto moderato” in questa fase sul sistema sanitario.

Più nel dettaglio, le azioni svolte da SOS Medici “per sospetto Covid-19” balzato notevolmente dal 2023 al 2784 (+38%) in questo periodo, mentre il 2034 (+40%) Registrate le visite urgenti legate al Covid-19, rispetto alle 1.450 della settimana precedente. Per quanto riguarda i ricoveri legati al virus, sono passati da 543 a 770 (+42%) in questo intervallo, inclusi 603 pazienti di età superiore a 65 anni.

Un “aumento era prevedibile”, secondo l’epidemiologo Mircea Sofonea

“Siamo di fronte ad una nuova ondata che sta iniziando e che dovrebbe durare tutta l’estate”, così stima l’epidemiologo Antoine Flahault ai nostri colleghi La montagna, sottolineando che le ultime mutazioni non portano a “Specificità cliniche ad oggi note” e quello’“rimaniamo con la classica sindrome influenzale, spesso associata a mancanza di respiro, più raramente a perdita del gusto e dell’olfatto”.

“L’aumento era prevedibile”, Mircea Sofonea, epidemiologo dell’Università di Montpellier e dell’Ospedale universitario di Nîmes, ha commentato all’AFP qualche giorno fa. In questione, secondo lui: “un declino immunitario” della popolazione, ma anche “una fuga immunitaria” nuove sottovarianti del virus, tutti membri del lignaggio Omicron JN.1.

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Ricordiamo che una nuova variante del Covid soprannominata “Flirt” sta guadagnando terreno in Europa e la sua progressione è attentamente monitorata dalla comunità scientifica, principalmente per due fattori. Questo ceppo sembra infatti più contagioso e resistente ai vaccini rispetto al precedente, facendo temere un aumento significativo dei casi durante l’estate.

La vigilanza francese continua a diminuire

In questo contesto, le autorità sanitarie e gli esperti ricordano che in Francia è iniziata il 15 aprile una nuova campagna di vaccinazione rivolta ai più vulnerabili e chiedono la continuazione dei gesti di barriera.

Ciò non è necessariamente scontato se vogliamo credere ai risultati della nuova edizione del barometro condotto da Ipsos per Pfizer, intitolato “Percezione e comportamento dei francesi riguardo all’epidemia di Covid-19” e reso pubblico questo giovedì. Risulta che la maggioranza dei francesi (61%) si sente meno preoccupata per il virus, comprese le popolazioni a rischio (54%). Nel dettaglio, più di un francese su due ritiene non necessario sottoporsi al test quando compaiono i primi sintomi e più di quattro francesi su dieci ritengono addirittura che l’epidemia sia finita. Allo stesso modo, solo il 6% dei francesi si sottopone sistematicamente a un test di screening prima di vedere una persona a rischio e solo il 16% degli intervistati indossa una maschera in loro presenza. Anche in caso di sintomi, il ricorso ai test di screening e al consulto con il medico diminuisce poiché il 77% dei francesi sceglie di attendere e osservare l’evoluzione dei sintomi. Proseguendo questa tendenza a banalizzare l’epidemia, il 71% dei francesi e il 67% delle persone a rischio pensano di avere poche possibilità di essere ricoverati in ospedale per una forma grave di Covid-19.


Audrey LE GUELLEC

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