Elezioni legislative 2024. Ce ne sarà una triangolare in Dordogna? Storia di una giornata di tentennamenti al centro

Elezioni legislative 2024. Ce ne sarà una triangolare in Dordogna? Storia di una giornata di tentennamenti al centro
Elezioni legislative 2024. Ce ne sarà una triangolare in Dordogna? Storia di una giornata di tentennamenti al centro
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Con la possibilità di tre triangolari per il secondo turno delle elezioni legislative nelle quattro circoscrizioni che compongono la Dordogna, la palla era al centro; dopo lunghe trattative (e qualche ora di riflessione) nell’entourage dei candidati alla presidenza, sembra essere messa da parte sotto la pressione della sinistra della tribuna. E questo nonostante i desideri più o meno presunti di Michel Delpon, Jean-Pierre Cubertafon e soprattutto Clément Tonon. Il campo macronista ha scelto il “fronte repubblicano” per opporsi al Raggruppamento Nazionale (RN) a Bergeracois e Nontronnais, dopo molteplici colpi di scena. La riflessione continua per Périgueux e la valle dell’Isle. Narrativa.

Televisione

La prima scena si svolge nella prefettura della Dordogna, domenica 30 giugno. Clément Tonon (Orizzonti) capisce che, nella prima circoscrizione, arriverà dietro la candidata del RN Nadine Lechon e la deputata uscente della LFI investita dal Nuovo Fronte Popolare, Pascale Martin. Nel grande salone della prefettura, ascolta con attenzione il discorso televisivo del leader del suo partito, l’ex primo ministro Edouard Philippe. “Non si dovrebbe votare né sui candidati della Rn né su quelli della Lfi”: le istruzioni sono chiare. In serata, il giovane enarque ha pubblicato un comunicato stampa, annunciando la sua permanenza al secondo turno, “assumendo pienamente” la sua decisione, stimando che l’accumulo di voti tra la maggioranza presidenziale e i repubblicani fosse maggiore del PFN.

Dopo un’attesa in prefettura, il deputato uscente per la terza circoscrizione, Jean-Pierre Cubertafon, ha finalmente voltato le spalle. Anche lui è arrivato terzo dietro alla RN, rappresentata da Florence Joubert, e alla socialista Christelle Druillole, investita dal NFP. Tra i giornalisti si è sparsa subito la voce: l’ex sindaco di Lanouaille non prenderà alcuna decisione prima dell’alba.

Dormici su ?

Stessa storia per Michel Delpon. Questo storico marciatore, deputato durante il primo mandato quinquennale di Macron, è arrivato sul terzo gradino del podio, dietro al suo successore, il deputato del RN Serge Muller, e al socialista Christophe Cathus, investito dal PFN. Poco dopo l’annuncio dei risultati, Delpon e Cathus si sono presi il tempo di parlare al telefono e hanno deciso di richiamare il giorno successivo. Dormici su. Tuttavia è difficile immaginarlo pacifico.

Fin dall’inizio è aumentata la pressione da sinistra sul trio dei terzi. I funzionari eletti locali prendono il telefono per “incoraggiarli a pensare con la testa e non sotto l’influenza delle emozioni”. È stata lanciata anche una petizione sul sito change.org: si intitola “Mr. Tonon, la storia è affar suo, si levi come repubblicano”. Questa è la sequenza di esitazione. Jean-Pierre Cubertafon è molto difficile da contattare. «È da domenica sera che provo a chiamarlo», sussurra Christelle Druillole.

“Se fossi stato secondo, avrei potuto vincere [contre le RN]. Mi mancavano le voci di LR. » Michel Delpon

Michel Delpon è il primo a uscire dal bosco a metà mattinata. Sulla sua pagina Facebook, afferma di “capace di raccogliere i migliori voti per battere il Raggruppamento Nazionale”, chiedendo il ritiro di Christophe Cathus, nonostante si fosse qualificato al secondo turno con più di 5.000 voti in anticipo. Impensabile per il socialista, alle prese, allo stesso tempo, con la sua tipografia per pubblicare volantini e professioni di fede.

Post di Facebook

Dopo alcune telefonate, il candidato macronista ha finalmente ritirato la sua pubblicazione, poco prima di mezzogiorno. Quel che è peggio, ne ha pubblicato uno nuovo online, pochi minuti dopo, in cui indicava di voler “rispettare il patto repubblicano”. “Ho suggerito a Cathus di ritirarsi, non voleva”, commenta Michel Delpon. Se fossi arrivato secondo avrei potuto vincere [contre le RN]. Mi mancavano le voci di LR. »

Circa un’ora dopo, Jean-Pierre Cubertafon è giunto alla stessa conclusione nel Périgord Vert. Dopo diversi ritardi, l’ex sindaco di Lanouaille ha formalizzato il suo ritiro tramite un comunicato stampa. Afferma: “Non riesco a vedere la Repubblica sprofondare nelle mani di un’estrema destra xenofoba con un programma economico delirante […]. Voglio difendere il mio territorio dai suoi nemici. »

E che dire di Clement Tonon? Nonostante il comunicato stampa del giorno prima, il consigliere di Stato si è finalmente concesso il tempo di riflettere. A inizio serata Pascale Martin ha detto: “Avrebbe dovuto richiamarmi a metà pomeriggio per comunicarmi la sua decisione, ancora non l’ha fatto. » I socialisti locali appoggiano tutto il loro peso, insistendo sul fatto che il candidato della LFI non è “estremista”. Rispettare le indicazioni nazionali di Horizons tenendo conto del contesto locale e senza insultare il futuro, è l’equazione di Clément Tonon.

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