Girmay nella storia, Cavendish ha la maschera… I top/flop della 3a tappa

Girmay nella storia, Cavendish ha la maschera… I top/flop della 3a tappa
Girmay nella storia, Cavendish ha la maschera… I top/flop della 3a tappa
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Lunedì, Biniam Girmay ha fatto la storia del ciclismo diventando il primo corridore sub-sahariano ad alzare le braccia sulla Grande Boucle.

TOPS

Girmay storico

Un buon vantaggio. Biniam Girmay ha vinto – in bici – a Torino dopo uno sprint imponente segnato da una pesante caduta negli ultimi chilometri che ha messo a terra molti corridori, a cominciare da Jasper Philipsen – uscente favorito della maglia verde nella sua successione. Grazie a questa vittoria, il corridore 24enne è diventato il primo eritreo a vincere la Grande Boucle. Completano il podio Fernando Gaviria e Arnaud De Lie. Il primo francese, Bryan Coquard, ha ottenuto il 10° posto.

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Carapaz in giallo

Un quattordicesimo posto che permette a Richard Carapaz di brillare in giallo sul podio di Torino dopo aver rubato la casacca di leader della generale a Tadej Pogacar. Il 31enne ecuadoriano dovrà difenderlo da martedì e dall’inizio delle tappe alpine. Le pendenze del Col du Galibier metteranno a dura prova il corridore del team EF Education-EasyPost, che lo scorso anno dovette abbandonare prematuramente le strade del Tour durante la prima tappa a causa di una caduta. Assapora prima di combattere.

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Grellier, solo contro tutti

La fortuna aiuta gli audaci. Per il suo quarto Tour de France, Fabien Grellier (TotalEnergies) ha animato leggermente questa terza tappa lanciando un attacco a 66 chilometri dal traguardo. L’obiettivo del corridore 39enne era semplicemente quello di divertirsi, ha confidato il suo direttore sportivo: “ Fabien è davanti per divertirsi”. Un piacere che ha continuato anche dopo la tappa salendo sul podio dei più combattivi di Torino. Un meritato bacio dalla padrona di casa.

FLOPS

Il passo di una lumaca

Lunedì il gruppo ha voluto riposarsi. Dopo due prime tappe su un percorso impegnativo sotto un sole cocente, i 175 corridori ancora impegnati hanno trascorso una giornata tranquilla in gruppo per raggiungere Torino. Una media di gara che non ha superato i 39 km/h nelle prime tre ore. Per quest’ultima giornata 100% italiana abbiamo dovuto aspettare 164 chilometri per vedere un corridore fare un’ultima piccola resistenza. Fabien Grellier (TotalEnergies) non è mai riuscito a ottenere più di un minuto di differenza. Bisogno di respiro prima delle prime grandi percentuali alpine di martedì e della scalata del terribile Col du Galibier (23 km al 5,1% di media). La calma prima della tempesta.

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Cavendish sotto alta tensione

Decisamente un inizio di Tour complicato per il velocista dell’Astana. Dopo le prime due tappe trascorse nelle retrovie – davanti alla macchina spazzatrice – il corridore 39enne non ha influito sullo sprint di massa della giornata. Si è dovuto accontentare del 113esimo posto. Lunedì ha vissuto nuove avventure tra Plaisance e Torino. Foratura della ruota anteriore, poi della ruota posteriore qualche chilometro dopo. Ha poi fatto gesti rabbiosi verso un cameraman, chiedendogli di non filmarlo. Segnali di fastidio per il Signore, che dovrà attendere i 35 annie vittoria alla Grande Boucle. Pazienza.

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