Somma colossale: Michael Jackson “doveva 500 milioni di dollari” quando morì

A più di 15 anni dalla sua morte, il patrimonio e i beni di Michael Jackson continuano ad essere valutati dai tribunali. Secondo i documenti consultati di recente, il cantante era in debito.

Michael Jackson “doveva 500 milioni di dollari al momento della sua morte”, secondo i documenti del tribunale. Secondo i documenti del tribunale depositati il ​​21 giugno, il Re del Pop doveva dei soldi a più di 65 creditori quando morì nel 2009.

Queste includono una richiesta da parte degli esecutori testamentari di chiedere un rimborso dal 2018, che è legato al patrimonio di 2 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro) del defunto cantante. Il cantante di Thriller aveva “più di una mezza dozzina di cause legali pendenti in tutto il mondo” e più di “65 richieste di creditori” presentate contro l’eredità, affermano i documenti. Ciò ha dato origine ad “altre cause legali, molte delle quali hanno portato a contenziosi”.

Gli esecutori testamentari stanno ora chiedendo il rimborso dei “costi legali, di negoziazione e vari altri costi operativi” degli ultimi sei anni.

“Gli esecutori testamentari sono stati in grado di rinegoziare e ristrutturare gli accordi di finanziamento esistenti al momento della morte di Michael, a tassi di interesse significativamente ridotti, cosa che ha consentito all’eredità di evitare la perdita di beni a favore dei creditori e, in definitiva, di soddisfare le spese esistenti al momento della morte di Michael”, si legge.

Catalogo musicale

Il documento specifica inoltre che gli esecutori testamentari responsabili della gestione del patrimonio devono chiedere l’approvazione del tribunale ogni sei mesi per ricevere il 30% della loro retribuzione.

All’inizio di questo mese, gli eredi di Michael Jackson hanno accettato di vendere la propria quota del catalogo musicale a Sony Corp per 750 milioni di dollari (701 milioni di euro). Al momento della sua morte, il catalogo musicale era la sua risorsa più redditizia.

Michael Jackson è morto all’età di 50 anni per arresto cardiaco dopo aver assunto una combinazione mortale di sedativi e l’anestetico propofol. Nel 2011, il medico personale del cantante, Conrad Murray, è stato condannato per omicidio colposo.

Copertura mediatica