Video. Nella serie “Un’amica devota”, Laure Calamy interpreta una falsa sopravvissuta all’attacco del Bataclan

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lIl grande pubblico ha scoperto Laure Calamy nel 2015 in televisione in “Ten Percent”. Oggi ha ricoperto ruoli importanti nel cinema, come in “Antoinette dans les Cévennes”, che le è valso il César come migliore attrice nel 2021. Da allora, ha continuato a dimostrare di essere un’attrice favolosa. La ritroviamo dall’11 ottobre sulla piattaforma Max nella miniserie “Un’amica devota” in cui interpreta Christelle, una falsa sopravvissuta agli attentati del 13 novembre 2015 al Bataclan, diventata capo di un’associazione di vittime.


Laure Calamy interpreta Christelle, una falsa sopravvissuta agli attentati del 13 novembre 2015 al Bataclan, diventata capo di un’associazione di vittime.

Max/Remy Grandroques

Questa serie è una storia vera ed è adattata dal libro “La Mythomane du Bataclan” (disponibile in formato tascabile da Points) di Alexandre Kauffmann.

Mancanza di amore

Chris vive da solo con sua madre, non ha amici. La sera del 13 novembre 2015, stava uscendo da un bar quando intorno a lei le sirene e i lampeggianti delle ambulanze e della polizia erano nel panico. È successo qualcosa di brutto. Prende la metro per tornare a casa e i viaggiatori, alcuni presenti all’evento, sono tutti al cellulare. È stato lì che ha saputo dell’attacco al Bataclan. In un treno, Chris vede Émilie, una vittima. Questo è quando tutto cambia.


Laure Calamy era presente con la troupe della serie “Un amico devoto” al festival di fiction televisiva di La Rochelle il 13 settembre 2024.

Jean-Christophe Sounalet / SO

Per “godersi” la sua vita triste, Chris creerà quindi un personaggio che ha subito gli attacchi dei terroristi del Bataclan per entrare in contatto con le vittime, tra cui Émilie. Lei, per supportare la sua storia, si inventerà addirittura un fidanzato, Vincent, colpito dalle armi degli aggressori e precipitato in coma al pronto soccorso. Con un sotterfugio, andrà a trovarlo ogni giorno in ospedale per prendersi cura di lui. Le vittime e i loro parenti si organizzeranno in un’associazione per aiutare chi ne ha bisogno, psicologicamente, amministrativamente o finanziariamente, di cui Chris si farà portavoce.

E man mano che la sua influenza cresce, vengono alla luce le incongruenze nella sua storia. Chris farà di tutto per zittirli. Ma chi è veramente questa Chris e quali sono le sue motivazioni? È una mitomane che abusa degli altri o un’amica veramente devota?

Chris (Laure Calamy) passa il suo tempo mentendo per formare una sorta di famiglia.


Chris (Laure Calamy) passa il suo tempo mentendo per formare una sorta di famiglia.

Max/Remy Grandroques

Un ruolo difficile

Molti si ritroveranno in questo personaggio di Chris a soffrire di mancanza di amore e considerazione. Ma cade nella mitomania. La giovane mente per creare legami, per costruire una “famiglia”. Si diletta nelle sue manipolazioni e nei suoi misteri, il che conferisce un lato thriller a questa storia.

L'atteggiamento ambiguo di Chris (Laure Calamy) accentua l'aspetto thriller di questa serie.


L’atteggiamento ambiguo di Chris (Laure Calamy) accentua l’aspetto thriller di questa serie.

Massimo

Laure Calamy è incredibilmente precisa in questo ruolo – per quanto difficile – di bugiarda incallita. La sua rabbia, i suoi dubbi, le sue gioie sono magnificamente filmate, conferendo al suo personaggio una forza drammatica pazzesca. Troviamo al suo fianco un cast d’eccellenza con Annabelle Lengronne (Émilie), Alexis Manenti (Nicolas), Ava Baya (Myriam) e Arieh Worthaler (Léon). A portare avanti questo progetto audace, troviamo Just Philippot, le cui opere come “La Nuée” o “Acid” parlano anche di intimità e famiglia.

Quattro episodi da vedere a partire da venerdì 11 ottobre su Max.

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