l’essenziale
I gendarmi hanno potuto interrogare per la prima volta Kendji Girac sulle circostanze della sua ferita da arma da fuoco. Sono andati a fargli delle domande in ospedale. L’udienza è durata diverse ore.
Kendji Girac di fronte alla polizia. I medici hanno dato il via libera all’audizione del cantante mercoledì pomeriggio, due giorni dopo la ferita da arma da fuoco e l’operazione presso l’ospedale universitario Haut-Levêque di Pessac. Gli investigatori hanno interrogato l’artista per 3 ore nella sua stanza d’ospedale sulle circostanze dell’incidente avvenuto in un’area di accoglienza dei viaggiatori a Biscarrosse nelle Landes.
Kendji Girac ha mantenuto la sua versione dei fatti: il suo infortunio è stato causato da un suo colpo accidentale. Una testimonianza “senza modifiche sostanziali” rispetto alle sue prime dichiarazioni, lunedì mattina presto, ai vigili del fuoco accorsi per prendersi cura di lui. Prima dell’udienza, i gendarmi incaricati delle indagini erano favorevoli “a un atto individuale, senza l’intervento di terzi”.
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Testimoni hanno indicato che il cantante era nella sua roulotte in cui si trovavano la sua compagna Soraya e la loro figlia Eva Alba di 3 anni. L’interprete di “Color Gitano”, “Andalouse” o “Me Quemo” era “molto ubriaco”. Aveva trascorso la serata in un bar, poi al casinò di Biscarrosse fino alla chiusura, alle 2 di notte.
L’arma utilizzata da Kendji Girac, una pistola automatica tipo Colt 45, ritrovata in un cespuglio, è oggetto di perizia. Le ferite sul corpo del cantante e i residui di polvere da sparo sui suoi vestiti faranno luce sullo scenario del suo infortunio. L’arma sarebbe stata acquistata al mercatino delle pulci di La Teste-de-Buch in Gironda, una versione danneggiata dall’organizzatore della svendita.
La Procura di Mont-de-Marsan ha aperto un’indagine per “tentato omicidio premeditato”. Il Pubblico Ministero terrà una conferenza stampa questo giovedì pomeriggio alle 15.
