il robot Optimus pensa fuori dagli schemi

il robot Optimus pensa fuori dagli schemi
il robot Optimus pensa fuori dagli schemi
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L’ultima dimostrazione di Optimus è a dir poco impressionante, anche se non è ancora tutto perfetto. Nel video si vede il robot arrampicarsi su e giù per colline ricoperte di trucioli di legno, una sfida per i suoi sensori e algoritmi. Milan Kovac, vicepresidente dell’ingegneria di Optimus, afferma che il robot non utilizza una telecamera o un sistema di visione per analizzare il suo ambiente. Si muove “alla cieca”, basandosi esclusivamente su sensori di posizione e algoritmi per mantenere l’equilibrio.

Scivola… ma resta in piedi!

Gli scivoloni e le esitazioni ci sono, ma Optimus riesce a restare in piedi senza interventi esterni. Milan Kovac, che ammette di aver perso l’equilibrio sullo stesso terreno, sottolinea che questo tipo di dimostrazione rappresenta un grande passo avanti per la stabilità del robot. Il team sta già lavorando su miglioramenti, come rendere la sua andatura più fluida e naturale, o addirittura insegnargli ad alzarsi da solo se cade.

Optimus non è solo un prototipo di video virali. Tesla lo utilizza già nelle sue fabbriche per compiti semplici, come lo smistamento delle celle della batteria. Ma Elon Musk vede molto più in là. L’obiettivo è produrre un robot versatile, in grado di compiere varie missioni in ambienti complessi.

In una precedente dimostrazione, Optimus ha catturato una pallina da tennis con l’aiuto degli operatori. Il sostegno di Donald Trump promette che, entro il prossimo anno, il robot sarà in grado di svolgere questo compito in modo completamente autonomo. Per raggiungere questo obiettivo, Tesla sta lavorando su mani dotate di 22 gradi di libertà.

Si prevede che la produzione in serie di Optimus inizierà nel 2026 e le prime consegne esterne saranno annunciate prima del 2027. Nel frattempo, il team continua a migliorare le sue capacità, sia in termini di stabilità, reattività ai comandi o componenti sensibili alla protezione.

Il video, come spesso accade con Tesla, ha scatenato reazioni diverse. Alcuni accolgono con favore i progressi compiuti, compreso l’uso esclusivo di sensori per navigare su terreni difficili. Altri, meno impressionati, si fanno beffe di un approccio ancora un po’ titubante. C’è da dire che, rispetto ai robot quadrupedi ultra stabili della Boston Dynamics, Optimus sembra avere ancora molta strada da fare.

Nonostante tutto, Tesla si muove al proprio ritmo, con un approccio pragmatico: ridurre i costi di produzione e migliorare gradualmente le prestazioni. Optimus potrebbe essere ancora goffo, ma la casa automobilistica è chiaramente pronta a investire molte delle sue risorse per imporre la sua soluzione.

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