I prezzi delle case australiane sono aumentati a giugno per il diciassettesimo mese consecutivo poiché la scarsa offerta ha superato le pressioni sulla domanda derivanti dagli alti tassi di interesse, dal costo della vita compresso e dalle condizioni di prestito sempre più restrittive, ha detto lunedì il consulente immobiliare CoreLogic.
I dati CoreLogic mostrano che i prezzi nazionali delle case sono aumentati dello 0,7% a giugno, rispetto allo 0,8% di maggio. I prezzi sono aumentati dell’8,0% rispetto all’anno precedente.
“Questa crescita persistente arriva nonostante una serie di rischi al ribasso”, ha detto in una nota Tim Lawless, direttore della ricerca presso CoreLogic, evidenziando il costo della vita compresso del paese, i tassi di interesse al livello più alto degli ultimi 12 anni, i problemi di accessibilità degli alloggi e le rigide norme politiche creditizie degli istituti di credito.
“La resilienza del mercato immobiliare dipende dalla ristrettezza dell’offerta che mantiene la pressione al rialzo sui valori”, ha aggiunto.
Nelle capitali degli stati, i prezzi mensili sono aumentati più rapidamente a Perth (+2%), Adelaide (+1,7%) e Brisbane (+1,2%). I prezzi a Melbourne sono scesi dello 0,2%.
Fattori dal lato della domanda hanno avuto un’influenza sull’andamento dei prezzi negli Stati, “in particolare con tassi di migrazione interstatale ben al di sopra della media nell’Australia occidentale, nel Queensland e in precedenza nell’Australia meridionale”, ha affermato CoreLogic.
L’inflazione australiana è accelerata raggiungendo il massimo degli ultimi sei mesi a maggio, mentre un indicatore chiave dei prezzi core è aumentato per il quarto mese, come hanno dimostrato i dati pubblicati la scorsa settimana, spingendo i mercati ad aumentare le possibilità di un altro aumento dei tassi di interesse quest’anno.
La Reserve Bank of Australia ha mantenuto i tassi di interesse al 4,35% per cinque riunioni consecutive.
