![“I pazienti che soffrono di ipocondria sono sempre più frequenti e sempre più giovani” avverte il dottor Christian Recchia](https://it.dayfr.com/temp/resized/medium_2024-07-02-937e0b6ab8.jpg)
Nel corso degli anni, i pazienti che soffrono di ipocondria stanno diventando sempre più comuni. Di
Che cos’è ? “È quando qualcuno è perfettamente sano e ha paura in ogni momento
nella sua vita la comparsa di una malattia: una malattia della pelle, una malattia delle articolazioni, a
malattie neurologiche, malattie dell’orecchio, infarto. Tutto”, spiega il Dott.
Christian Recchia.
“È un disturbo mentale caratterizzato da eccessiva paura e ansia nei confronti
salute e funzionamento del corpo. Le persone ipocondriache interpretano
modo ossessivo di segni fisici come sintomi di malattia
gravi”, precisa il sito Elsan. Per il dottor Christian Recchia questi pazienti hanno in sé
una patologia simile ad una nevrosi “che può causare disturbi a questo paziente
disturbi somatici importanti che non sono necessariamente patologie gravi ma che lo saranno
causare disturbi alla pelle, disturbi respiratori, terribile ansia con
problemi cardiovascolari, nervosismo che può causare ipertensione.
Una morte anticipata?
Il dottor Recchia assicura che un paziente ipocondriaco può soffrire,” a causa del suo profilo
psicologiche”, patologie vascolari, patologie cutanee. Ma se sono 20
anni fa era abbastanza raro avere un paziente ipocondriaco, oggi lo sono moltissimo
frequenti e sempre più giovani.
VIDEO – Il dottor Christian Recchia: “In 40 anni non ho mai sentito così tanti pazienti dire quella frase”
Il sito Livi ci ricorda che è possibile ricevere cure per alleviare
ipocondria con, in particolare, l’implementazione della terapia cognitivo-comportamentale
(CBT) che si rivela un approccio efficace nel breve e lungo termine. Secondo uno studio
pubblicato scientificamente alla fine del 2023, gli ipocondriaci avrebbero maggiori probabilità di morire di più
prima degli altri. I risultati di questo studio hanno mostrato che i pazienti con
degli ipocondri avevano quasi quattro volte più probabilità di morire per suicidio. Avevano
anche un rischio più elevato di morte causata da malattie respiratorie come
influenza e Covid.