Il greggio crolla a causa della debole domanda statunitense e delle incertezze sui tagli dei tassi di interesse

Il greggio crolla a causa della debole domanda statunitense e delle incertezze sui tagli dei tassi di interesse
Il greggio crolla a causa della debole domanda statunitense e delle incertezze sui tagli dei tassi di interesse
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AA / Ankara / Duygu Alhan

I prezzi del petrolio greggio sono scesi leggermente durante le contrattazioni mattutine di giovedì, tra le crescenti preoccupazioni per lo stato della domanda negli Stati Uniti, il più grande consumatore di petrolio al mondo, e le persistenti incertezze riguardo al calendario delle riduzioni dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve americana (Fed ), il tutto in un contesto geopolitico teso a causa dell’escalation delle tensioni in Medio Oriente che hanno limitato i ribassi del prezzo del barile.

Il greggio Brent, punto di riferimento internazionale, è stato scambiato a 84,44 dollari al barile alle 10:25 ora locale (07:25 GMT), in calo dello 0,03% rispetto al prezzo di chiusura di mercoledì che aveva concluso le negoziazioni a 84,47 dollari al barile.

Il barile americano di riferimento West Texas Intermediate (WTI), dal canto suo, è stato scambiato a 80,84 dollari al barile, con un calo dello 0,07% rispetto alle contrattazioni di ieri, quando aveva chiuso la giornata a 80,90 dollari al barile.

Le riserve commerciali di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate dello 0,8%, ovvero di circa 3,6 milioni di barili, a 460,7 milioni di barili durante la settimana del 21 giugno, secondo quanto riportato giovedì dall’Energy Information Administration (EIA). Il mercato contava però su un calo delle riserve di 2,6 milioni di barili.

Nello stesso periodo, le riserve di benzina sono aumentate di circa 2,7 milioni di barili arrivando a 233,9 milioni di barili.

Nonostante una stagione estiva ben consolidata, in cui la domanda di petrolio è generalmente elevata, i dati che indicano un aumento delle riserve di greggio negli Stati Uniti hanno sollevato preoccupazioni sullo stato della domanda e hanno sostenuto il calo dei prezzi del barile.

D’altra parte, le previsioni di una riduzione del tasso di riferimento da parte della Fed più tardi del previsto continuano ad alimentare preoccupazioni sulla domanda tra gli operatori di mercato.

I funzionari della Fed mantengono lo status quo utilizzando un linguaggio “cauto” per tutta la settimana.

Gli analisti si aspettano che i dati sul prodotto interno lordo (PIL), previsti più tardi oggi, forniranno informazioni sullo stato dell’attività economica negli Stati Uniti. Gli investitori seguiranno attentamente i dati sulle spese per i consumi personali, che dovrebbero essere pubblicati venerdì e che la Fed considera un indicatore dell’inflazione.

Da un’altra prospettiva, l’escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, che contiene la maggior parte delle riserve mondiali di petrolio, ha limitato ulteriori cali dei prezzi del barile, alimentando preoccupazioni tra gli operatori del mercato su una possibile interruzione delle rotte globali di approvvigionamento energetico.

L’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa ha riferito che l’esercito israeliano ha bombardato la zona di al-Alami di Jabalia, il più grande campo profughi della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 8 palestinesi e ferendone diversi altri.

Secondo i rapporti, attacchi aerei israeliani notturni hanno preso di mira anche cinque case nella città di Gaza, provocando la morte e il ferimento di diverse persone.

* Tradotto dall’inglese da Mounir Bennour.

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