Le banche francesi al dettaglio devono risparmiare 10 miliardi di euro

Le banche francesi al dettaglio devono risparmiare 10 miliardi di euro
Le banche francesi al dettaglio devono risparmiare 10 miliardi di euro
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Il modello bancario francese mostra “preoccupanti segnali di esaurimento”, secondo uno studio della società di consulenza internazionale Kearney.

La società di consulenza internazionale Kearney stima lo sforzo necessario per risparmiare 10 miliardi di euro per evitare che le banche francesi al dettaglio restino senza forze, combinando partenze naturali e investimenti tecnologici, secondo uno studio pubblicato martedì.

Il funzionamento dell’attività bancaria al dettaglio in Francia “è piuttosto unico, a causa del suo modello di reddito (importanza delle commissioni, tassi fissi, peso del risparmio regolamentato), della concentrazione del suo mercato con una dominanza di operatori mutualistici (che rappresentano i due terzi) e della sua patto sociale forte che risponde ad una logica di prossimità”, indica lo studio.

Tuttavia, secondo lo studio, questo modello mostra da diversi anni “preoccupanti segnali di cedimento”, “accentuati nel 2021, in particolare a causa dell’aumento delle tariffe”, ma anche “un controllo reale ma insufficiente dei costi”.

“Basterebbe che il costo del rischio diminuisse leggermente perché il modello fosse davvero fortemente sotto pressione”, sottolinea Nicolas Taufflieb, membro della società di consulenza.

Emergenza

Il contributo dell’attività bancaria al dettaglio è quindi peggiorato del 25% dal 2016 (-3,7 miliardi di euro). La sua attività, pur rappresentando quasi il 40% dei ricavi delle banche francesi, contribuisce solo per il 28% ai loro risultati nel 2023, rispetto a oltre il 40% nel 2016, indica Kearney.

Questi dati mostrano “l’urgenza di accelerare la riduzione dei costi e di ripensare il patto sociale”, secondo lo studio.

Per Kearney, l’opportunità di risparmiare sarà data alle banche francesi “con in particolare un numero significativo di uscite naturali previste nei prossimi dieci anni (probabilmente negli stessi ordini di grandezza del periodo 2016-2023)”.

“Dobbiamo pianificare le uscite del personale in modo da allineare le iniziative di riduzione dei costi in termini di tempistica”, in modo che l’accelerazione della modernizzazione delle banche si adatti alle uscite, spiega Nicolas Taufflieb.

“Il patto sociale dovrà essere adeguato per consentire una significativa e rapida riduzione dei costi per adattare il modello economico al contesto di mercato ristretto, trovando allo stesso tempo spazio di manovra in termini di investimenti (in particolare tecnologici)”, conclude lo studio.

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