verso una versione completamente gratuita in Europa?

verso una versione completamente gratuita in Europa?
verso una versione completamente gratuita in Europa?
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La pubblicità è al centro delle preoccupazioni dei colossi dello streaming. Negli ultimi due anni tutte le piattaforme (o quasi) hanno cambiato il loro approccio all’intrattenimento in salotto stringendo partnership con inserzionisti internazionali. Se un’esperienza premium priva di pagine pubblicitarie è stata per lungo tempo l’argomento principale di Netflix e altri, le cose sono cambiate poiché tutti hanno dovuto consolidare il proprio sostegno finanziario. Le aziende SVoD non potevano più fare affidamento principalmente sui ricavi generati dagli abbonamenti, dovevano farlo diversificare le proprie fonti di reddito. Netflix è stato tra i primi ad aderire a questo modello, sulla buona strada per diventare la norma.

Se l’operazione è stata coronata da successo, afferma la N rossa 23 milioni di utenti della sua offerta supportata dalla pubblicità è ancora ben poca rispetto ai suoi concorrenti. Secondo Bloomberg Netflix si colloca sul gradino più basso delle aziende più investite nel settore pubblicitario. Anche se YouTube rimane la piattaforma numero 1 per quanto riguarda la vendita di interruzioni pubblicitarie, Netflix è al decimo posto dietro Roku e Amazon. La Disney è seconda, l’azienda era già ben affermata nel settore grazie ai suoi canali televisivi. Per correggere la situazione, la prima offerta SVoD prenderebbe in considerazione la possibilità di ridurre ulteriormente la bolletta.

Secondo fonti vicine alla vicenda si sarebbe discusso di lanciare un’offerta interamente finanziata dalla pubblicità in Europa e in Asia. I media americani spiegano: “I dirigenti senior hanno discusso se creare una versione gratuita del servizio in mercati molto più ampi, in particolare quelli con reti televisive gratuite popolari dove l’azienda vende anche annunci pubblicitari”.

Non è così stupido

Quando è stato annunciato il lancio degli abbonamenti sovvenzionati dalla pubblicità in Francia, si sono levate molte voci tra gli utenti francesi. In Francia l’accesso alla televisione è prevalentemente gratuito, finanziato dalla pubblicità sulle reti TNT. L’introduzione dei tagli, a un prezzo non molto lontano da quello del suo lancio nel 2014, è andata male. L’azienda sembra finalmente aver capito che la cultura americana – l’accesso alla televisione è a pagamento e con interruzioni – non era sicuramente adatta ad alcuni mercati europei.

Anche diverse aziende francesi hanno puntato sull’accesso gratuito per affermarsi nel settore, possiamo citare M6+ e TF1+, lanciati qualche mese fa e gratuiti per gli utenti che accettano di supportare alcune pagine pubblicitarie. In altre parti del mondo Tubi ha appena superato Disney+ in termini di attrazione 969.000 spettatori negli Stati Uniti. Completamente gratuita, la piattaforma ha registrato in un anno un incremento delle sue audience del 46%, confermando che gli utenti sono sempre più attenti al proprio portafoglio.

Netflix ha una carta da giocare, resta da vedere se l’azienda sceglierà di includere l’accesso gratuito nella sua gamma di offerte. YouTube, infine, resta la piattaforma più vista al mondo, con 100 milioni di abbonati paganti, secondo gli ultimi dati diffusi dalla filiale di Google (distribuiti su YouTube e YouTube Music). La piattaforma vanta 2,4 miliardi di utenti attivi ogni mese.

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