Il mondo della decorazione low cost è in forte espansione. Dopo le recenti difficoltà incontrate dal marchio Casa, è il turno di GiFi, famosa per i suoi prezzi convenienti e la sua varietà di prodotti, ad attraversare una grave crisi. Con 600 negozi in tutta la Francia, GiFi si è affermata da decenni come una destinazione essenziale per i consumatori alla ricerca di buoni affari su decorazioni, gadget e articoli di uso quotidiano. Tuttavia, il futuro del marchio è attualmente incerto.
GiFi: lo storico marchio di decorazione è in crisi
Fin dalla sua creazione, GiFi ha conquistato il cuore di milioni di famiglie grazie alla sua offerta diversificata e ai prezzi interessanti. Mobili da giardino, mobili per tutte le parti, oggetti et accessori decorativi… Il marchio si è affermato come il riferimento indispensabile per chi vuole arredare la propria casa spendendo poco senza rinunciare allo stile.
Tuttavia, nonostante più di 40 anni di successi, con quasi 600 negozi e un fatturato che supera il miliardo di euro, GiFi si trova oggi a a girando decisivo. Lo ha deciso il suo fondatore, Philippe Ginestet, che ha costruito il marchio a sua immagine devolvere. Di fronte a difficoltà crescenti e vedendo l'azienda andare dritta verso a impasseha scelto di mettere GiFi in vendita, alla ricerca di un acquirente capace di cambiare le cose.
GiFi: come spiegare le difficoltà finanziarie di questo marchio di decorazioni?
Diversi fattori spiegano questa difficoltà finanziaria : nel 2017 GiFi ha acquisito Tati, altro iconico marchio discount. Ma provare a dare una svolta a questo marchio ha avuto il suo effetto conseguenze drammi per GiFi. IL processo è stato davvero difficile: chiudere negozi, vendere beni, attuare un piano sociale… un “peso” troppo pesante da portare.
Poi, la pandemia COVID-19 ha colpito duramente anche il settore del commercio al dettaglio, modificandolo abitudini di consumo e indebolendo marchi già in difficoltà. Finalmente, un nuovo sistema informatico recentemente implementato ha generato errori logistici et costi aggiuntivi imprevisti, complicando ulteriormente la situazione.
Questi altri marchi di arredamento in crisi
Sfortunatamente, GiFi non è l'unico marchio di decorazioni prezzo basso per affrontare venti contrari. CasaAnche , altro marchio noto per i suoi prezzi bassi, sta attraversando un periodo di turbolenza. Nel 2024, il marchio, che opera approssimativamente 400 negozi di cui 156 in Franciaha dovuto chiudere diversi negozi, di cui 12 nei Paesi Bassi e 25 in Francia, a causa delle persistenti difficoltà finanziarie.
Il marchio sta cercando di riprendersi grazie a a ambizioso piano di ristrutturazione, tra cui in particolare a sdoganamento promozioni massicce e significative per ridurre l'eccesso di inventario. Per il momento non è stato annunciato un piano di chiusura completo per la Francia e il marchio punta su questo saldi fine anno per generare liquidità e mantenere la propria attività.