“Le Point” vittima di una fuga di dati

“Le Point” vittima di una fuga di dati
“Le Point” vittima di una fuga di dati
-

Il settimanale Il punto è stato vittima di una fuga di dati che ha portato alla diffusione di informazioni presumibilmente provenienti da uno strumento di servizio clienti, ha confermato il giornale lunedì 18 novembre. Un internauta, che sembra prendere di mira da giorni le aziende francesi, ha pubblicato il 13 novembre un annuncio online in un forum di discussione in cui afferma di aver messo le mani su centinaia di migliaia di dati personali relativi al settimanale.

L'internauta, che chiede la somma di 350 euro in cambio del database che afferma di possedere, afferma di possedere le informazioni di 900.000 persone. Allo stesso tempo ha distribuito un campione di dati riguardanti diverse migliaia di vittime: nome, nome, indirizzo e-mail, numero di telefono e indirizzo postale.

“Gli hacker avrebbero avuto accesso a queste informazioni [par le biais d’]uno strumento di gestione delle relazioni con i clienti utilizzato da uno dei subappaltatori del giornale »scritto Il puntosenza però confermare il numero delle vittime rivendicate dal presunto hacker.

Il settimanale, allertato dall'Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informatici (ANSSI), ha annunciato di aver presentato una denuncia alla procura di Parigi e di aver presentato una relazione alla Commissione nazionale per l'informatica e le libertà dei sistemi informativi (CNIL). La testata francese ha inoltre aperto una linea telefonica per gli abbonati ed ex abbonati potenzialmente colpiti da questo furto di dati.

Negli ultimi mesi, i giornali francesi Liberazione et La Croce sono stati presi di mira anche da attacchi informatici, questa volta provenienti da ransomware, vale a dire strumenti progettati per paralizzare le reti informatiche.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Il quotidiano “Libération” vittima di un attacco ransomware

Leggi più tardi

Il mondo

Riutilizza questo contenuto

-

PREV i compensi per i lavoratori transfrontalieri in Lussemburgo diminuiranno nel 2025
NEXT L’Europa ha prodotto meno plastica nel 2023, una riduzione “minacciosa”.