Par
Ninon Oget
Pubblicato il
18 novembre 2024 15:23
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Giovedì 14 novembre è stata raggiunta una nuova tappa sulla questione dell’assicurazione contro la disoccupazione in Francia: le parti sociali si sono accordate tre accordiincluso uno previsto da realizzare modificare le regole di compensazione disoccupato dal 1 gennaio 2025.
Ciò prevede in particolare ridurre i benefici per i lavoratori transfrontalieri disoccupati avendo lavorato in Lussemburgo, Germania, Belgio e Svizzera.
Disoccupazione dei lavoratori transfrontalieri: indennizzi costosi
La disoccupazione dei lavoratori transfrontalieri è molto cara, questa è la conclusione dell’Unédic (gestore dell’assicurazione contro la disoccupazione) nel suo rapporto dell’ottobre scorso. Proprio così, stava andando avanti un costo aggiuntivo stimato in 803 milioni di euro.
Un lavoratore transfrontaliero in Lussemburgo contribuisce all’assicurazione contro la disoccupazione lussemburghese. Tuttavia, se perde il lavoro, lo sarà compensato dal suo paese di residenza. I suoi diritti verranno calcolati a seconda del suo stipendio all’esteromolto più alto che in Francia.
La normativa europea prevede una compensazione economica da parte degli Stati nei quali i lavoratori transfrontalieri hanno contribuito. Ma Unédic deplora le spese di compensazione relative ai lavoratori transfrontalieri che superano questi rimborsi. Il che spiega questo costo aggiuntivo.
Ridurre la disoccupazione per risparmiare
Concretamente, l’accordo concordato dalle parti sociali francesi prevede di applicare a coefficiente per i diritti dei beneficiari transfrontalieri a seconda del livello salariale del paese in cui hanno lavorato. Va benequesto dovrebbe risultare un calo significativo del loro compenso nella stragrande maggioranza dei casi.
I firmatari di questo accordo chiedono anche una revisione della nozione di “offerta ragionevole di lavoro”, affinché i lavoratori transfrontalieri non possano non rifiutare un posto al livello salariale francese.
In totale, secondo un calcolo di Unédic, 1,4 miliardi di euro dovrebbero essere complessivamente conseguiti risparmi nell’arco di quattro anni.
“Discriminazione” contro i frontalieri francesi
Se il governo francese ha accolto con favore questi accordi, non è così per i sindacati LCGB e OGBL del Lussemburgo. In un comunicato stampa datato 15 novembre, hanno affermato di essere “sgomenti questa nuova discriminazione dei lavoratori transfrontalieri francesi intraprese dal loro governo.
Sembrerebbe che in futuro le basi per il calcolo delle indennità di disoccupazione saranno calcolate con un coefficiente più basso al fine di ridurre gli importi di tali indennità per i frontalieri francesi e questo con coefficienti diversi per ciascun paese frontaliero. Sembrerebbe inoltre che in futuro la definizione di lavoro idoneo verrà modificata in modo da costringere i disoccupati ad accettare offerte di lavoro molto più sfavorevoli di quelle attuali.
I sindacati spiegano poi che questa misura “fa parte della volontà del governo francese di effettuare tagli sociali significativi con il semplice obiettivo di risparmiare sul bilancio. […] Il governo ha deciso ancora una volta di farlo affrontare le conquiste sociali milioni di francesi. »
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