usano un gadget per simulare l’attività sul proprio computer

usano un gadget per simulare l’attività sul proprio computer
usano un gadget per simulare l’attività sul proprio computer
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Può essere forte la tentazione di prendersela comoda quando lavori da remoto. Soprattutto perché oggi esistono gadget che permettono di simulare un’attività su un computer. Questo è il trucco utilizzato dai dipendenti di una grande banca.

Dopo la pandemia, il telelavoro è in aumento nelle aziende, per la gioia dei dipendenti. Questo ti permette di risparmiare tempo prezioso sprecato nei trasporti, di dormire un po’ più a lungo la mattina, di lavorare in un ambiente in cui ti senti bene, di poter organizzare più liberamente il tuo tempo, di poter lavorare in mobilità. Sì, ma alcune persone abusano un po’ troppo della libertà loro concessa…

È quanto accaduto alla banca americana Wells Fargo, che ha licenziato una dozzina di dipendenti accusati di aver ingannato i propri dirigenti facendogli credere che lavoravano quando non era così.

Non necessariamente ci pensiamo, ma i datori di lavoro possono tenere d’occhio i telelavoratori utilizzando strumenti come software di monitoraggio della posta elettronica, navigazione in Internet o anche sistemi di videosorveglianza, webcam dotate di tecnologie di tracciamento oculare o software che registrano le sequenze di tasti o i movimenti del mouse. Wells Fargo aveva adottato tali accordi.

Tuttavia, i procrastinatori hanno utilizzato un gadget che simula l’uso della tastiera o del mouse, facendo sembrare che ci sia effettivamente dell’attività, anche in assenza degli interessati sulla loro postazione di lavoro. Questi dispositivi spesso assumono la forma di piccole chiavette USB o di software da installare sul computer. Si chiamano “mouse jigglers” (“mouse shaker” in buon francese). Permettono, come suggerisce il nome, di far muovere il mouse in modo casuale, e quindi di fingere di essere presenti e attivi davanti allo schermo. Li trovate facilmente sui siti di e-commerce per una decina di euro. Hanno visto una rinascita di popolarità grazie a Instagram, TikTok e YouTube.

Si ricorda che in Francia, attraverso il suo potere di gestione, il datore di lavoro ha il diritto di controllare e monitorare l’attività dei dipendenti durante l’orario di lavoro, a condizione che rispettino i loro diritti fondamentali e le loro libertà individuali. Ha quindi l’obbligo di informarli qualora imposti sistemi di questo tipo e di impegnarsi a rispettare il più possibile la loro privacy. Nessuna informazione riguardante personalmente un dipendente può essere raccolta da un dispositivo che non sia stato precedentemente portato alla sua attenzione. Secondo uno studio risalente al 2021, il 63% delle aziende francesi con più di 500 dipendenti prevede o ha già adottato strumenti di questo tipo per rafforzare la supervisione dei propri dipendenti in situazione di telelavoro. Quindi attenzione!

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