Concorrenza: Bruxelles continua a studiare l’investimento di Microsoft in OpenAI
L’UE continua a esaminare l’impatto della partnership tra Microsoft e OpenAI, lo sviluppatore di ChatGPT, sulla concorrenza nel crescente mercato dell’intelligenza artificiale (AI), nonostante l’interruzione di una procedura iniziale, ha spiegato venerdì la Commissione europea.
L’Autorità europea per la concorrenza ha annunciato a gennaio che avrebbe verificato se l’investimento di 13 miliardi di dollari del colosso tecnologico americano nel pioniere dell’intelligenza artificiale generativa potesse essere soggetto a esame ai sensi del regolamento UE sulle fusioni.
Venerdì ha finalmente annunciato di non poter stabilire il controllo di Microsoft su OpenAI.
“La questione chiave era se Microsoft avesse acquisito un controllo duraturo su OpenAI. Dopo un attento esame… Abbiamo concluso che, così com’era, non era così”, ha detto la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager.
“Quindi chiudiamo questo capitolo, ma la storia non è finita”, ha spiegato durante un discorso a Bruxelles.
L’UE ha chiesto a Microsoft nuove informazioni sull’accordo tra le due società “per capire se alcune clausole di esclusività potrebbero avere un effetto negativo sulla concorrenza”, ha affermato la Vestager.
Anche le autorità di regolamentazione statunitensi e britanniche stanno esaminando la partnership, in mezzo alla crescente preoccupazione per il dominio del mercato cruciale dell’intelligenza artificiale da parte di una manciata di giganti digitali.
Vestager ha affermato che l’UE ha anche richiesto informazioni sull’accordo di Google con Samsung per preinstallare una versione del suo sistema di intelligenza artificiale, Gemini, su alcuni dispositivi prodotti dal colosso sudcoreano.
Bruxelles vorrebbe anche esaminare l’impatto delle acquisizioni aziendali effettuate con l’unico obiettivo di monopolizzare le competenze chiave.
Microsoft ha accolto con favore la conclusione della prima procedura UE sulla sua partnership con OpenAI.
“Apprezziamo l’analisi approfondita della Commissione Europea e la sua conclusione secondo cui l’investimento di Microsoft e la partnership con OpenAI non danno a Microsoft il controllo dell’azienda”, ha detto un portavoce del gruppo.
“Siamo pronti a rispondere a qualsiasi ulteriore domanda che la Commissione europea possa avere”, ha aggiunto.
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