Darmanin, Guérini, Agresti-Roubache… Quale destino per i ministri di Emmanuel Macron?

Darmanin, Guérini, Agresti-Roubache… Quale destino per i ministri di Emmanuel Macron?
Darmanin, Guérini, Agresti-Roubache… Quale destino per i ministri di Emmanuel Macron?
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Alla fine del primo turno, diversi membri del governo si sono trovati in posizioni delicate, intrappolati in triangoli.

Anche superato il primo ostacolo, questi candidati ministri fanno fatica a respirare. Tra i ventiquattro membri del governo in lizza, ce ne sono alcuni che domenica sera si ritrovano in una situazione delicata al termine del primo turno, come il loro schieramento arrivato terzo (21%) a livello nazionale.

Secondo i risultati parziali (92% delle schede scrutinate), il primo ministro di Emmanuel Macron, Gabriel Attal, è in testa con il 44%. La candidata del Nuovo Fronte Popolare, Cécile Soubelet, è arrivata seconda con il 35%.

Nella sua roccaforte del Nord, Gérald Darmanin, anche se secondo i primi risultati era in testa alla classifica (36%), dovrà ancora passare attraverso una triangolare per restare – salvo in caso di ritiro entro lunedì alle la fine della giornata. Il candidato del Nuovo Fronte Popolare, Leslie Montreux, potrebbe ritirarsi a favore del Ministro degli Interni, secondo le istruzioni impartite dalle forze di sinistra. Tuttavia, l’equazione rischia di essere più complessa rispetto al 2022: Gérald Darmanin ha solo un breve vantaggio sul suo rivale del Rally Nazionale, Bastien Verburgghe (34%).

Guerini messo male

Nella Loira Atlantica, anche la sua collega responsabile delle Famiglie, Sarah El Haïry (36%), dovrà affrontare un triangolare, il 7 luglio. La differenza è che il candidato sostenuto da Éric Ciotti e dalla RN, Bruno Comby, arrivato terzo (24,73%), non dovrebbe ritirarsi a favore di uno dei due schieramenti. Senza un riporto di voti, il ministro potrebbe non raggiungere il candidato del Nuovo Fronte Popolare, Fabrice Roussel (37,73%), arrivato primo al primo turno.

Se sfugge a una partita a tre, il ministro della Trasformazione Digitale, Stanislas Guerini (35%), si trova in una brutta posizione a Parigi ed è a una decina di punti dal suo avversario ambientalista, Léa Balage El Mariky (45,47%). Nel 2022, questo primo macronista era già stato eletto con una maggioranza ristretta e all’ultimo minuto aveva salvato il suo posto al governo.

Agresti-Roubache se retire

Anche altri ministri rischiano di pagare lo scotto delle istruzioni impartite da Gabriel Attal, domenica sera, dalla scalinata dell’Eliseo. Nel caso di un triangolare, in cui il campo presidenziale si trovasse in un voto sfavorevole, alcuni candidati macronisti potrebbero dover rinunciare a candidarsi al secondo turno. È il caso in particolare del segretario di Stato della Città, Sabrina Agresti-Roubache, che si è classificata al terzo posto (20,87%) nelle Bocche del Rodano. Eletto di misura nel 2022, il deputato uscente ha deciso di dimettersi per bloccare la RN.

Stessa configurazione per il Ministro per le Persone con Disabilità, Fadila Khattabi, arrivata al terzo posto (23,80%) in Côte-d’Or. Il deputato uscente dovrà certamente ritirarsi, mentre l’ex prefetto Thierry Coudert, investito del bicolore LR-RN, ha dominato il primo turno (35,57%) davanti al sindacato della sinistra (29,48%).

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