Il volo transatlantico delle farfalle

Il volo transatlantico delle farfalle
Il volo transatlantico delle farfalle
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Quanto lontano possono volare le farfalle? Un team internazionale di entomologi lo ha appena dimostrato sulla rivista scientifica Comunicazione della natura che le farfalle sono in grado di effettuare voli transatlantici di oltre 4.000 km senza atterrare.

Queste sono le suocere, o erbacce di cardo, Vanessa cardui dal nome scientifico, farfalle migratrici molto diffuse dall’Africa subsahariana al nord Europa attraverso il Medio Oriente, capaci di sorvolare il Sahara e di percorrere distanze molto lunghe, fino a 15.000 km durante le loro migrazioni annuali, ma con scali e numerose pause per recuperare.

Al di là della metafora del battito delle ali, l’effetto farfalla, i ricercatori si chiedono da tempo come facciano le farfalle a volare così bene e così lontano con ali così larghe, cortissime e soprattutto così grandi rispetto alle loro dimensioni. Alcuni ricercatori svedesi hanno anche risolto questo enigma del volo delle farfalle nel 2022, dimostrando l’effetto soffietto delle loro grandi ali flessibili che consentono loro di decollare molto rapidamente e volare in modo irregolare e imprevedibile, consentendo loro anche di sfuggire ai predatori.

Farfalle che volano per 4.200 chilometri senza sosta

Queste bellissime dame volano in tutti i continenti, ad eccezione dell’America Latina, l’Oceano Atlantico resta la loro ultima frontiera invalicabile, da qui la sorpresa dell’entomologo spagnolo Gerardo Talavera quando scoprì su una spiaggia della Guyana uno sciame di donne dipinte arenate sulla sabbia, con le ali bucate e danneggiate, ma molto vive.

Questo entomologo, formidabile ricercatore di farfalle, dedusse che avevano appena attraversato l’Oceano Atlantico. Questa nuova ipotesi doveva essere dimostrata, tranne che è impossibile mettere un’etichetta sulle ali di una farfalla. Il nostro entomologo, specialista in dame dipinte che avvista e fotografa in tutti i continenti, ha deciso di condurre l’indagine. Nel 2018 aveva già sviluppato strumenti genetici per analizzare il Dna del polline intrappolato nelle ali di questi insetti impollinatori ed è così che è riuscito a seguire, e quindi a ripercorrere, la loro rotta migratoria. Grazie a questa tecnica innovativa e ad altri strumenti isotopici, Gerard Talavera, del Giardino Botanico di Barcellona, ​​in collaborazione con un team internazionale di entomologi, è riuscito a dimostrare che queste dame dipinte bloccate in Guyana avevano effettivamente sorvolato l’Atlantico.

Nello studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Comunicazioni sulla natura, i ricercatori hanno dimostrato non solo che il polline attaccato alle ali delle farfalle era quello di fiori specifici dell’Africa occidentale – fiori che sbocciano tra agosto e novembre, che corrisponde alla data di arrivo di queste farfalle -, ma non è tutto. I ricercatori hanno anche studiato il genoma di queste donne dipinte bloccate in Guyana e hanno dimostrato che i loro geni provenivano da lignaggi di farfalle africane ed europee, ma non da quelle nordamericane. Questa è l’ennesima prova che queste bellissime signore hanno compiuto un volo transatlantico, vale a dire 4.200 km senza scalo.

Arrivando in America piuttosto che in Africa a causa dei forti venti

Questa formidabile indagine genetica, entomologica e botanica fu anche meteorologica, con condizioni meteorologiche favorevoli e venti particolarmente favorevoli. Gli scienziati hanno infatti evidenziato venti molto potenti che avrebbero fatto deviare queste bellissime dame dalla loro abituale rotta migratoria in Africa per trasportarle oltre l’Oceano Atlantico, che avrebbero poi sorvolato fino alle coste settentrionali del Sudamerica per approdare questa spiaggia in Guyana.

Questa è la prima volta che viene dimostrata una simile migrazione transatlantica di farfalle, il che apre la strada a una migliore comprensione delle migrazioni degli insetti impollinatori in generale e delle donne dipinte in particolare. Questi ultimi svolgono un ruolo importante nella diffusione delle piante da fiore, ma anche dei funghi, persino dei microbi o addirittura dei batteri trasportati da un oceano all’altro per migliaia di chilometri e in tutti i continenti, dai battiti d’ali delle farfalle. Un altro tipo di effetto farfalla che resta da esplorare.

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