Borsa: cosa succede sui mercati prima dell’apertura di martedì 18 giugno

Borsa: cosa succede sui mercati prima dell’apertura di martedì 18 giugno
Borsa: cosa succede sui mercati prima dell’apertura di martedì 18 giugno
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(AP Photo/Ahn Young-joon)

RECENSIONI DI MERCATO. Martedì mattina i mercati globali erano in rialzo, il giorno dopo un’altra sessione record a Wall Street, ancora una volta spinta dai titoli tecnologici.

Indici di borsa alle 7:30

IL CAC40IL FTSE100 e il DAX tutti hanno guadagnato lo 0,4% all’inizio della sessione in Europa.

A New York, prima dell’apertura dei mercati, la media Dow Jones titoli industriali e l’indice più ampio S&P500 dello 0,2% sono rimasti stabili

In Asia, il Nikkei225 ha aggiunto l’1% a Tokyo. La borsa di studio di Shangai avanzato dello 0,5% e il Hang Seng ha perso lo 0,1% a Hong Kong. Sydney è balzato dell’1% e Seul ha preso lo 0,7%.

Alla Borsa delle materie prime di New York, il prezzo di olio è sceso di 20 centesimi di dollaro a 79,52 dollari al barile.

Il contesto

Gli investitori restano concentrati sulla situazione politica in Francia con la campagna per le elezioni legislative dai risultati incerti. Sul mercato obbligazionario, il divario tra i tassi francesi e tedeschi si è leggermente ridotto (2,43% per il tasso tedesco contro 3,19% per il tasso francese) dopo essere aumentato significativamente la scorsa settimana.

Per gli investitori “la questione su quale nuovo governo di Parigi prenderà posizione sull’euro e sull’Unione europea è troppo aperta”, analizza Jochen Stanzl di CMC Markets.

Dopo le elezioni europee, i Ventisette proseguono i negoziati in vista di un accordo formale a fine giugno sulle posizioni chiave dell’Unione europea, dopo un primo giro di discussioni lunedì al termine del quale Ursula von der Leyen è rimasto il favorito per il “lavoro più importante” alla Commissione Europea.

L’umore sui mercati è molto migliore negli Stati Uniti, dove Nasdaq e S&P 500 hanno entrambi superato i loro record, guidati ancora una volta dai giganti della tecnologia. Martedì, vigilia di un giorno festivo, il Nasdaq in apertura dovrebbe salire dello 0,2%, lo S&P 500 e il Dow Jones stabili, secondo i contratti future dei tre indici.

“La lenta ripresa e i disordini politici in Europa, la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche con la Cina stanno contribuendo ad attrarre fondi di investimento sui mercati statunitensi grazie alle nuove opportunità nell’intelligenza artificiale e agli alti tassi di interesse”, secondo l’analista di Swissquote Ipek Ozkardeskaya.

Gli investitori possono concentrarsi ancora di più sulle incertezze politiche poiché altrimenti l’agenda dei mercati è piuttosto vuota. L’inflazione finale della zona euro non è cambiata rispetto alla stima iniziale, pari al 2,6% su base annua a maggio.

Il morale degli investitori tedeschi ha continuato a crescere nel mese di giugno, ma ad un ritmo più lento in un contesto di rinnovata inflazione nella zona euro e di scarsa capacità di giudizio sull’attuale situazione economica.

Sono ancora previste le vendite al dettaglio e la produzione industriale negli Stati Uniti.

Il modello Carrefour messo in discussione

L’azione del rivenditore francese Carrefour è scesa dell’8,12% al livello più basso degli ultimi tre anni, dopo che la stampa ha riferito di una pesante multa richiesta dal Ministero dell’Economia a causa dei legami del gruppo con i negozi in franchising. Il gruppo ha contestato le conclusioni di Bercy all’AFP.

XP Power è esaurito

Lo specialista della fornitura elettrica XP Power, con sede a Singapore ma quotato a Londra, è caduto martedì mattina di oltre il 15% dopo che l’americana Advanced Energy ha abbandonato un’offerta di acquisizione avanzata a maggio per 571 milioni di sterline (675 milioni di euro), considerata troppo basso da parte dell’azienda presa di mira.

Il petrolio si sta appiattindo

Martedì i prezzi del petrolio sono scesi leggermente, scendendo dopo l’impennata del giorno prima, ancora una volta gravati dalle preoccupazioni sulla domanda prima di una ripresa attesa dagli analisti.

Il barile di Brent è sceso dello 0,08% a 84,18 dollari, quello del WTI americano è sceso dello 0,06% a 80,28 dollari.

L’euro ha perso lo 0,13% a 1,0720 dollari USA per euro.

Il Bitcoin è crollato dell’1,43% a 65.420 dollari USA.

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