Lunedì l’Assemblea nazionale del Venezuela ha iniziato a discutere una proposta per estendere fino al 2047 il contratto tra la compagnia petrolifera nazionale PDVSA e la società statunitense Chevron per gestire una joint venture nella più grande area di produzione del paese.
PDVSA e Chevron hanno quattro joint venture in Venezuela che producono circa 200.000 barili al giorno (bpd) di greggio.
Le compagnie chiedono un’espansione della Petropiar nella cintura dell’Orinoco, la partnership che produce più petrolio, ha detto il vice ministro del Petrolio venezuelano Elianny Palencia durante una presentazione all’Assemblea nazionale a Caracas.
La proroga di Petropiar si applicherà al periodo 2033-2047, una volta scaduta l’attuale associazione, come parte di un piano per perforare fino a 386 pozzi nella regione, secondo il documento presentato all’Assemblea nazionale, visto da Reuters.
PDVSA e Chevron hanno ottenuto l’approvazione lo scorso anno per estensioni simili di 15 anni per altre due joint venture. L’espansione della quarta joint venture non è ancora prevista.
Tutte le joint venture producono ed esportano greggio su licenza concessa dal Dipartimento del Tesoro americano a Chevron alla fine del 2022, come esenzione dalle sanzioni statunitensi contro il Paese sudamericano. Ma sono ancora necessari ulteriori investimenti per raggiungere i livelli di produzione prima che le sanzioni petrolifere fossero imposte per la prima volta nel 2019.
La settimana scorsa, il ministro del Petrolio Pedro Tellechea ha affermato che la produzione di greggio del Venezuela si stava avvicinando a 1 milione di barili al giorno. Nel 2023, la produzione del paese è stata in media di 783.000 barili al giorno e ha raggiunto 864.000 barili al giorno nel primo trimestre, secondo i dati forniti all’OPEC.
