Rischi di dover pagare 150 euro per la dichiarazione immobiliare?

Rischi di dover pagare 150 euro per la dichiarazione immobiliare?
Rischi di dover pagare 150 euro per la dichiarazione immobiliare?
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Questo fine settimana milioni di francesi avranno lavoro. Adempiere a un dovere civico questa domenica: votare per il primo turno delle elezioni legislative. Ma anche un obbligo che ha fatto tanto parlare la scorsa estate. Ricordi la famosa dichiarazione immobiliare? Se hai un nuovo indirizzo di residenza principale o secondaria, se hai cambiato inquilini o se hai acquistato un immobile, dovrai segnalarlo al fisco.

Il primo dovrà semplicemente modificare l’indirizzo o il profilo del nuovo occupante. Per quanto riguarda questi ultimi, dovranno compilare la dichiarazione del loro immobile nella scheda “Gestisci il mio immobile” del sito web dell’imposta. “Questa dichiarazione ci permette di sapere se il tuo alloggio deve essere esente dall’imposta sull’abitazione perché è la tua residenza principale o tassato con l’imposta sull’abitazione perché è la tua residenza secondaria o tassa sugli immobili sfitti.», insiste la Direzione generale delle finanze pubbliche.

Formato cartaceo

Avete tempo fino a domenica 30 giugno compresa per adempiere a questo obbligo. I ritardatari rischiano di pagare una multa per dichiarazioni errate, incomplete o omesse. Secondo le nostre informazioni, dei 34 milioni di contribuenti interessati finora non hanno ancora dichiarato i propri beni immobili l’11% ovvero poco meno di 4 milioni di contribuenti. Se nel 2023 la parola d’ordine era clemenza per tutti, vista la novità della dichiarazione, per il 2024 la musica è cambiata.

I contribuenti di “Cattiva fede» Rischiamo una multa di 150 euro per lotto non dichiarato. “È pur sempre un obbligo quindi se qualcuno si rifiuta ostinatamente di farlo dovranno esserci delle sanzioni. Il nostro DNA è riscuotere le tasse. Soprattutto perché è un’affermazione che facciamo una sola volta, a meno che qualcosa non cambi, molte persone restano a casa per molto tempo», spiega a Figaro la Direzione Generale delle Finanze Pubbliche. Resta da vedere se la scure cadrà il 1° luglio o più tardi. L’amministrazione fiscale resta in silenzio.

Per gli altri contribuenti, ad esempio quelli che hanno avuto difficoltà a connettersi al sito delle imposte, la gentilezza dell’amministrazione fiscale resta essenziale. “Continueremo a mostrare gentilezza verso i contribuenti in buona fede», conferma la DGFIP. Per rimediare a questi inconvenienti di collegamento, l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto, da quest’anno, un modulo denominato “Dichiarazione di occupazione dei locali da parte del proprietario” che può essere ritirato, in formato cartaceo, presso la vostra piazza delle finanze pubbliche. I privati ​​hanno anche la possibilità di contattare l’amministrazione fiscale chiamando il numero nazionale 0 809 401 401 (servizio gratuito + prezzo della chiamata) in caso di domande.

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